VENTURI LC92 Lamborghini

   La bancarotta dichiarata da Gérard Larrousse nel luglio '91 con la vendita di parte del proprio team al gruppo giapponese Central Park, che permette alla scuderia francese di portare a termine la stagione, lascia comunque pesanti strascichi in vista della stagione '92. Con la rottura delle partnership con il fornitore dei telai Lola e con il motorista Brian Hart, che preparava per Larrousse i V8 Ford-Cosworth, la piccola scuderia francese si trova senza telaio e motore, praticamente senza una vettura con la quale iscriversi al campionato. L'ancora di salvezza per il costruttore francese arriva improvvisa ed inaspettata, grazie a Gerard Godefroy e Claude Poiraud, fondatori otto anni prima del piccolo atelier francese produttore di auto sportive a motore centrale MVS (Manufacture de Voitures de Sport), successivamente ribattezzata Venturi, con sede a Couëron nei pressi di Nantes.

VENTURI LC92, Bertrand Gachot
Montecarlo, GP di Monaco 1992 

   La Venturi acquista il 65% della scuderia Larrousse, ne cambia il nome in Central Park Venturi Larrousse e ne assume il controllo con l'obiettivo di consolidare una presenza a lungo termine nel mondo della Formula 1. Nei piani dei fondatori della Venturi il ritorno d'immagine della presenza in Formula 1 servirà come base per lanciare la futura produzione delle vetture sportive di serie che dovrebbe rappresentare l'attività principale dell'azienda. A Tolone viene allestita la sede operativa, mentre il progetto della monoposto viene affidato all'atelier inglese "Fomet" di Robin Herd, che ha già collaborato nel 1991 con Fondmetal. Herd ha sulla propria scrivania il progetto già avviato per la vettura che avrebbe dovuto essere la versione 1992 della Fondmetal Fomet 2, ma la cessata collaborazione con la scuderia bresciana permette al progettista inglese di utilizzare il progetto per realizzare la Venturi LC92.

VENTURI LC92, Ukio Katayama
Monza, GP d'Italia 1992

   Per progettare la nuova monoposto viene coinvolto anche l'ingegnere francese Michel Tétu, storico progettista delle Renault-Turbo a cavallo tra gli anni '70 e '80 e poi in Ligier nella seconda metà degli anni '80, oltre che l'ingegnere aerodinamico Tino Belli. La nuova LC92 ha linee morbide con un musetto rialzato caratterizzato da una forma particolarmente appuntita, sotto al quale c'è un alettone a tutta larghezza sostenuto da due piccoli piloni. Le fiancate hanno una forma a cassa di violino con la rastremazione al posteriore molto pronunciata e la carrozzeria che copre completamente motore e cambio. Dopo la rottura con il motorista Brian Hart la Venturi torna ad utilizzare il motore V12 Lamborghini 3512, già montato sulle monoposto Larrousse nel 1989 e nel 1990, abbinato ad un cambio semiautomatico progettato dalla stessa Fomet. Le unità ammortizzanti sono fornite dalla tedesca Eibach e le sospensioni vengono realizzate con la classica configurazione push-rod.

VENTURI LC92, Bertrand Gachot
Hermanos Rodriguez, GP del Messico 1992

   Per pilotare la nuova LC92 viene confermato il francese Bertrand Gachot al quale viene affiancato il debuttante giapponese Ukyo Katayama, fortemente voluto dalla Central Park. Purtroppo per loro la monoposto si rivela abbondantemente al di sotto delle aspettative e le sue prestazioni sono solo molto modeste. In prova le due LC92 non vanno oltre a piazzamenti nella seconda metà dello schieramento mentre in gara difficilmente vedono la bandiera a scacchi, evidenziando gravi problemi di affidabilità. Solo in 10 occasioni le monoposto arrivano al traguardo ottenendo un piazzamento a punti, a Montecarlo dove Gachot riesce ad ottenere il sesto posto portando alla scuderia l'unico punto della stagione '92. La scarsità dei risultati fanno comprendere a Godefroy e Poiraud come l'ingente impiego di capitali che richiede la gestione di una scuderia di Formula 1 per essere competitiva è ben al di sopra delle possibilità dell'azienda. I due soci escono dalla società a novembre, solo dopo aver proposto le loro quote di partecipazione nella squadra alla società Comstock di Rainer Walldorf. Tuttavia questo accordo non va a buon fine quando si scopre che Walldorf è in realtà Klaus Walz, un criminale ricercato e successivamente ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia. Così la Venturi, come una meteora, compare e scompare dalla massima serie nell'arco di una breve stagione.

VENTURI LC92, Ukio Katayama
Montréal, GP del Canada 1992

   Il marchio Venturi prosegue però la propria attività come costruttore di vetture sportive fino al 2001 quando, dopo aver dichiarato bancarotta, viene acquistata dall'imprenditore monegasco Gildo Pallanca Pastor che sposta la sede legale nel Principato di Monaco e riconverte l'azienda nella progettazione e sviluppo esclusivamente di automobili elettriche. Anche se attualmente non produce nessuna vettura, il marchio Venturi ritorna alle competizioni dal 2013 al 2022 partecipando al campionato mondiale di Formula E. 




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