WILLIAMS FW15C Renault

   Dopo aver stupito il mondo della Formula 1 con la “spaziale” FW14B, il team Williams si presenta al via della stagione 1993 con la nuova FW15C. La prima versione della FW15 a dire il vero è già pronta per nell'agosto del 1992 e nasce per incorporare nella vettura in modo più razionale tutti i sistemi elettronici installati sulla FW14B. La prima versione della FW14 infatti nasce come vettura tradizionale sulla quale poi sono stati via via aggiunti i vari sistemi elettronici, non previsti nel progetto originale, creando un pacchetto di componenti elettronici piuttosto pesante e disordinato. Nonostante tutto le eccezionali prestazioni della monoposto fanno tornare sui loro passi i tecnici Williams che preferiscono concludere il '92 con la FW14B rimandando al '93 il debutto della nuova FW15.

WILLIAMS FW15C, Alain Prost
Monza, GP d'Italia 1993

   Le modifiche al regolamento tecnico, che prevede una carreggiata anteriore più stretta e una minore larghezza degli pneumatici posteriori oltre che alcune modifiche alle ali anteriori e posteriori, vanifica però il lavoro degli ingegneri Williams che modificano così la FW15 aggiornandola alla versione “B” solo per effettuare i test di inizio stagione. Il progetto della definitiva FW15C viene realizzato totalmente da Adrian Newey, sotto la direzione tecnica del solito Patrick Head, mentre Paddy Lowe è ancora il responsabile dell'elettronica, Eghbal Hamidy è il capo aerodinamico e Bernard Dudot ricopre il ruolo di responsabile dello sviluppo del V10 Renault RS5 che anche in questa stagione spinge le monoposto di Grove. Gli aggiornamenti introdotti da Newey fanno della FW15 una vettura nettamente migliore rispetto alla precedente, con un muso più stretto, presa d'aria e cofano motore più eleganti e fiancate accuratamente scolpite. Un'altra novità è l'alettone posteriore utilizzato nei circuiti ad alto carico aerodinamico che presenta un elemento in più davanti e sopra al profilo principale. Per capire la cura di Newey nel realizzare le proprie monoposto basti pensare che i telai delle due monoposto vengono realizzati appositamente sulle dimensioni dei due piloti, il rientrante tre volte Campione del Mondo Alain Prost, e il pilota inglese e figlio d'arte Damon Hill, di ben 15 cm più alto del francese.

WILLIAMS FW15C, Damon Hill
Hungaroring, GP d'Ungheria 1993 

   La nuova FW15C ha una aerodinamica nettamente più evoluta della precedente monoposto che, unita alla potenza del V10 francese che in questa stagione arriva a sviluppare la notevole potenza di 780 cv, permette di raggiungere la migliore velocità di punta tra le vetture del '93. Il vero punto di forza della nuova Williams è però negli aiuti elettronici che rendono la FW15C la monoposto tecnologicamente più sofisticata di tutti i tempi. Da questa stagione infatti vengono anche adottati ulteriori controlli elettronici come il controllo della trazione e il “launch control” utilizzato in partenza, oltre che al già collaudato sistema di sospensioni attive idropneumatiche e di ABS. Il cambio, sempre di costruzione Williams, da questa stagione diventa completamente automatico con la possibilità, scelta dal pilota con un comando sul volante, di far effettuare al sistema le cambiate in modo totalmente automatico senza l'utilizzo delle palette poste dietro al volante, con il sistema che torna in modalità semiautomatica nel momento in cui il pilota preme nuovamente una delle palette. Persino lo stacco della frizione al via viene gestito da una centralina elettronica, cosa normalissima sulle Formula 1 moderne ma completamente innovativa nel 1993. Durante la stagione viene addirittura provato un cambio a variazione continua CVT, che permette al motore di mantenere un regime di rotazione costante, mentre il cambio gestisce la velocità della monoposto, sistema però che non viene mai utilizzato perchè immediatamente bandito dalla federazione. Un'ulteriore innovazione elettronica riguarda le sospensioni che consentono, sempre con un comando posto sul volante, di variare l'altezza del posteriore della vettura in velocità, riducendo sensibilmente il carico generato dal diffusore aumentando così la velocità di punta. Anche la centralina del motore può essere controllata dal pilota, permettendo un temporaneo aumento del regime di rotazione di circa 300 giri al minuto, da utilizzare in fase di sorpasso. La Williams FW15C è anche la prima monoposto ad utilizzare la guida totalmente drive-by-wire, cioè senza collegamenti meccanici o idraulici tra i comandi della vettura e le parti meccaniche.

WILLIAMS FW15C, Damon Hill
Catalunya-Barcelona, GP di Spagna 1993

   Con una simile monoposto ovviamente il totale dominio già mostrato nella precedente stagione viene ripetuto con Alain Prost che si laurea Campione del Mondo per la quarta volta conquistando 7 vittorie, 3 secondi posti e 2 terzi, mentre l'ancora acerbo Damon Hill ottiene 3 vittorie, 4 secondi posti e 3 terzi classificandosi terzo nel mondiale, dietro ad un Senna in grado di competere con i due alfieri Williams nonostante una McLaren non certo all'altezza. Con 168 punti all'attivo la Williams ovviamente conquista facilmente il campionato costruttori, il sesto della sua storia e il secondo consecutivo, dopo che la domanda di iscrizione al mondiale presentata in ritardo aveva messo in dubbio la partecipazione al campionato per la scuderia inglese, situazione risolta solo con una deroga al regolamento concessa in extremis dal presidente della FISA, Max Mosley. Con la FW15C il livello dell'elettronica sulla vettura raggiunge un tale livello che la FIA decide di vietare molti di quelli che considera "assistenti alla guida" con effetto immediato dopo il Gran Premio di Gran Bretagna, approvando il cosiddetto "Protocollo Weikershof", con il quale il divieto viene rinviato all'inizio del 1994.

WILLIAMS FW15C, Alain Prost
Donington Park, GP d'Europa 1993

   All'inizio del 1994, dopo il definitivo ritiro dall'attività agonistica di Prost, il quale oltretutto non ha mai apprezzato a pieno la FW15C preferendo le vetture tradizionali, la FW15 in versione “D” senza aiuti elettronici, viene utilizzata nei test prestagionali dal nuovo arrivato Senna e da Hill, risultando difficile da guidare e imprevedibile nelle razioni, nonostante i buoni crono registrati.




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