La stagione 1994 per il team Lotus comincia con la rivisitazione della 107B del '93, ovviamente aggiornata alle nuove normative tecniche in vigore nel '94 ed equipaggiata con il nuovo propulsore nipponico Mugen-Honda MF351H, che dopo aver cessato la collaborazione con la Footwork diventa fornitore esclusivo per lo storico team inglese. La vettura viene guidata nei primi quattro Gran Premi stagionali dal portoghese Pedro Lamy e dall'inglese Johnny Herbert, capace di ottenere due piazzamenti a ridosso della zona punti nelle prime due gare. Anche i risultati di Lamy sono discreti mettendo in risalto le buone qualità della 107, un ottimo progetto anche se ormai vecchio di tre anni e purtroppo mai sviluppato a sufficienza per la cronica mancanza di fondi che negli ultimi anni hanno caratterizzato la scuderia gestita da Peter Collins.
LOTUS 109, Johnny Herbert
Catalunya-Barcelona, GP di Spagna 1994
Solo dalla quinta gara stagionale in Spagna la nuova 109 è finalmente pronta per essere utilizzata in gara, anche se avendo assemblato una sola vettura è il solo Herbert a portarla in pista, mentre il pilota italiano Alex Zanardi, che da questa gara prende il posto di Pedro Lamy, continua ad utilizzare la vecchia 107B. La nuova 109, disegnata da Chris Murphy, sempre sotto la direzione tecnica di Peter Wright, per forza di cose non può che essere una semplice evoluzione della precedente 107, senza nessuna particolare innovazione tecnica o aerodinamica. Il leggero aumento di passo rispetto alla 107 è dovuto all'utilizzo del nuovo V10 giapponese che proprio in occasione della presentazione della nuova monoposto viene aggiornato alla specifica “C” che consente di arrivare fino ai 725 cv a 13.500 giri, pur mantenendo la sua proverbiale affidabilità. Il cambio abbinato al propulsore giapponese è sempre il semiautomatico a sei rapporti della X-Trac già utilizzato nel '93, mentre le sospensioni ritornano ad essere meccaniche e senza più il controllo elettronico vietato dal nuovo regolamento tecnico.
LOTUS 107C, Johnny Herbert
Interlagos, GP del Brasile 1994
Esteticamente la 109 ricorda molto la precedente 107, ad eccezione per le fiancate più squadrate e la zona posteriore meno rastremata per poter contenere i complessi scarichi del V10 giapponese, che insieme alle masse radianti posizionate in posizione sdraiata permettono di abbassare il baricentro della monoposto. Dal Gran Premio di Francia una seconda 109 viene affidata anche a Zanardi, successivamente sostituito in due gare per motivi economici dal debuttante e pagante pilota belga Philippe Adams. L'italiano torna poi alla guida della Lotus nelle ultime tre prove stagionali, sostituendo Herbert, mentre sulla seconda vettura si alternano prima il francese Eric Bernard e poi il debuttante finlandese Mika Salo. La scarsità di fondi che non permette di sviluppare la vettura ed il continuo alternarsi dei piloti non permettono alla Lotus di ottenere piazzamenti di rilievo, concludendo la stagione senza nemmeno un piazzamento a punti e con solo qualche sprazzo di competitività, come a Monza dove Herbert conquista la seconda fila in qualifica per poi finire la propria corsa nella sabbia della prima variante.
LOTUS 109, Alex Zanardi
Monza, GP d'Italia 1994
Proprio dopo il Gran Premio d'Italia, precisamente il 12 settembre 1994, viene emesso un'ordinanza amministrativa dal tribunale di Londra nei confronti della scuderia inglese, con la quale si dichiara il fallimento della storica scuderia inglese che viene messa in stato di liquidazione il 13 febbraio 1995, dimostrando un dissesto finanziario di oltre 12 milioni di Sterline (all'epoca circa 27 miliardi di Lire o meglio gli attuali 14 milioni di Euro). Un ulteriore ordine di squalifica dall'attività agonistica nei confronti di Peter Collins e Peter Wright, rispettivamente per nove e sette anni, verrà poi emessa dallo stesso tribunale il 15 ottobre del 1998. Prima della fine del campionato in corso David Hunt, fratello del Campione del Mondo James, acquista i diritti della scuderia con l'intento di proseguirne l'attività nel '95, ma nel dicembre del 1994 il progetto viene definitivamente accantonato.
LOTUS 109, Alex Zanardi
Suzuka, GP del Giappone 1994
A fine stagione il Team Lotus termina così la propria attività in Formula Uno, avendo conquistato ben 79 vittorie, 6 mondiali piloti e 7 titoli costruttori. La 109 rimane così l'ultima monoposto della storica scuderia inglese. Nel febbraio 1995 David Hunt effettua un altro tentativo per riportare in vita la Lotus, annunciando un'alleanza con la Pacific Grand Prix che, come la Lotus, ha sede nella Contea di Norfolk. Infatti la monoposto Pacific PR02 riporta sul lato del musetto una banda verde e oro con il logo Lotus, nonostante la vettura non abbia niente a che fare con la storica casa della famiglia Chapman.
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