Chiusa la deludente annata '94 con il motorista francese Peugeot, per il 1995 Ron Dennis trova una partnership d'eccellenza con il motorista svizzero Mario Ilien che, con l'appoggio ufficiale di Mercedes-Benz, apre una lunga parentesi lunga 20 anni, ricca di successi e titolo mondiali per la storica scuderia Inglese. La Mercedes infatti, dopo aver trascorso due anni come partner del team Sauber, decide di fare il salto di qualità affiancandosi ad una scuderia blasonata come la McLaren. La stessa Ilmor Engineering Ltd. viene completamente rinnovata passando da costruttore ad assemblatore di motori per terze parti, in questo caso la Mercedes che fornisce il suo supporto completo di mezzi e personale. Con queste premesse, il 1995 per il team di Woking non può che essere una stagione di grandi aspettative, tanto da convincere addirittura il “vecchio leone” Nigel Mansell a rientrare in Formula 1 dopo le due stagioni passate oltreoceano nella formula CART americana, dove peraltro nel 1993 ha vinto il titolo al suo debutto nella categoria.
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McLAREN MP4/10, Mika Häkkinen Estoril, GP del Portogallo 1995 |
Il gruppo di tecnici del team guidato da Ron Dennis rimane praticamente immutato rispetto al '94 con Neil Oatley che ricopre il ruolo di ingegnere esecutivo, Matthew Jeffreys come responsabile della progettazione della monoposto, David North come capo ingegnere per il reparto trasmissione, David Neilson come capo ingegnere per il reparto sospensioni, Henri Durand come ingegnere aerodinamico e Paddy Lowe come responsabile del reparto ricerca e sviluppo. Ovviamente non fa più parte del team il capo motorista Jean-Pierre Buody, che lavorava per la Peugeot, sostituito da Mario Ilien, mentre rientra nel team Steve Nichols con il ruolo di direttore tecnico, dopo le stagioni passate in Ferrari prima e in Jordan poi. Il frutto del loro lavoro è la nuova McLaren MP4/10, una monoposto completamente nuova, dotata di un innovativo telaio realizzato dalla Hercules Aerospace e costruito con un innovativo sistema che prevede palline di materiale ceramico annegate nella struttura in fibra di carbonio per una maggiore rigidità.
McLAREN MP4/10, Mika Häkkinen
Interlagos, GP del Brasile 1995
Le esigue dimensioni dell'abitacolo però creano un problema non da poco a Mansell che, abituato alle dimensioni dei telai delle monoposto americane, fatica a trovare le giuste misure per riabituarsi alla guida di una Formula 1. Per questo motivo al confermato pilota finlandese Mika Häkkinen viene affiancato nelle prime due gare stagionali l'inglese Mark Blundell, che cede la propria vettura al titolare Mansell solo in occasione del Gran Premio di San Marino a Imola, terza gara stagionale. Nonostante il telaio rifatto appositamente per lui, il pilota inglese non ritrova più il feeling con le moderne Formula 1 e dopo solo un'altra incolore gara sul circuito di Montmelò a Barcelona, decide di appendere definitivamente il casco al chiodo e di chiudere la sua brillantissima carriera. Blundell riprende così il posto al fianco di Häkkinen, costretto nel finale di stagione a saltare il Gran Premio del Pacifico sul circuito di Aida per un attacco di appendicite, sostituito dal debuttante pilota danese Jan Magnussen. Durante le prove dell'ultima gara stagionale in Australia, lo stesso Häkkinen è coinvolto in uno spaventoso incidente che lo vede finire in coma per due giorni. Dopo una lunga riabilitazione il pilota finlandese rientrerà solo all'inizio della stagione '96.
McLAREN MP4/10, Nigel Mansell
Catalunya-Barcelona, GP di Spagna 1995
Tornando alla MP4/10, la vettura è caratterizzata da un particolare musetto alto e molto appuntito, sotto al quale è posizionato un alettone a tutta larghezza sorretto da due piloncini. Le pance laterali sono piuttosto alte e strette e si restringono al posteriore con una rastremazione piuttosto accentuata. Caratteristica particolare della MP4/10 è il piccolo alettone supplementare posizionato sopra al cofano motore, nella ricerca di un maggiore carico sui circuiti lenti. Le sospensioni ricalcano quelle della precedente MP4/9 anche se al posteriore il triangolo inferiore viene posizionato più in alto, passando ora sopra al profilo estrattore per non disturbare i flussi d'aria che passano al di sotto dello stesso. La novità principale della MP4/10 ovviamente la si trova nel propulsore, il nuovo V10 a 75° Mercedes-Benz FO110D, progettato da Mario Ilien. Il V10 tedesco ha la caratteristica di avere un basamento dalle ridottissime dimensioni, che bene si addice al nuovo regolamento che prevede il fondo vettura scalinato con un pattino longitudinale, oltre che una V sufficientemente larga da contenere al proprio interno gli “accessori” pneumatici e idraulici necessari al funzionamento della vettura. L'elettronica della MP4/10 è gestita ancora da una centralina TAG 2.12F che consente al motore di girare a 15.600 giri/min erogando una potenza massima di 690 cv.
McLAREN MP4/10, Mika Häkkinen
Monza, GP d'Italia 1995
Nonostante la bontà del progetto, è proprio il nuovo e giovane motore Mercedes-Benz a dare i maggiori problemi al team di Dennis, con numerosi problemi di affidabilità. Durante la stagione la monoposto viene aggiornata alla versione “B”, dalla terza gara con un nuovo telaio rivisto per soddisfare le esigenze di Mansell, e poi alla versione “C” che però viene utilizzata solo in Portogallo e al Nürburgring, in occasione del Gran Premio d'Europa. Dopo un inizio di stagione con risultati molto al di sotto delle aspettative, una volta risolti in parte i problemi di affidabilità, la MP4/10 nel finale di stagione mostra il suo potenziale, ottenendo una buona serie di risultati positivi, cogliendo due secondi posti con Häkkinen, a Monza e a Suzuka. La McLaren rimane comunque molto lontana dalle tre migliori scuderie del '95, Benetton, Williams e Ferrari, e si piazza quarta in classifica costruttori con il misero bottino di soli 30 punti.
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