Anche nel 1995 il team britannico Arrows, diretto da Jackie Oliver e Alan Rees, prosegue la sua partecipazione al Mondiale di Formula 1 con il nome di Footwork. Infatti come prevede l'accordo raggiunto alla fine del 1990 con l'imprenditore giapponese Wataru Oashi, presidente della compagnia di logistica giapponese Footwork, la scuderia di Milton Keynes, nel Buckinghamshire, nonostante l'uscita di scena del colosso giapponese è obbligata continuare a gareggiare con il nome Footwork fino alla fine della stagione '96. Con un gruppo di tecnici ridotto al minimo indispensabile, poche idee nel cassetto e risorse finanziarie scarsissime, la scuderia britannica non può fare altro che utilizzare la monoposto del 1994 solo leggermente aggiornata e rivisitata per adeguarsi alle nuove normative tecniche della stagione '95 che prevedono una protezione laterale dell'abitacolo rialzata fino a sopra l'altezza delle spalle del pilota, un'apertura dell'abitacolo più grande rispetto a quella delle vetture del 1994 per facilitare l'ingresso e l'uscita del pilota, ali anteriori e posteriori ridotte per diminuire la deportanza oltre che il fondo modificato e crash test più rigorosi.
FOOTWORK FA16, Gianni Morbidelli
Montréal, GP del Canada 1995
Prende così forma la nuova FA16, progettata dal direttore tecnico della scuderia, Alan Jenkins, con il quale collabora ancora il progettista Dave Amey. I due ridisegnano il telaio utilizzando una struttura a nido d'ape in fibra di carbonio, dotandolo di un nuovo musetto più appuntito e profilato rispetto al precedente. Vista la scarsa liquidità a disposizione il resto della vettura rimane praticamente immutato, anche se il propulsore non è più il Ford V8 HB E7 utilizzato nel '94 ma il più economico V8 Hart 830 da 2996 cc e capace di erogare 680 cv a 13.100 giri/min. Proprio il motore Hart, oltre che l'anzianità del progetto vettura, sarà il principale problema delle scarse prestazioni della monoposto che oltretutto mette in luce una scarsissima affidabilità con solo 13 arrivi al traguardo su 34 partecipazioni. Oltretutto, la mancanza di fondi non consente nemmeno un programma di sviluppo della monoposto che rimane praticamente immutata per tutto l'arco della stagione.
FOOTWORK FA16, Taki Inoue
Hungaroring, GP d'Ungheria 1995
Come prima guida viene riconfermato l'italiano Gianni Morbidelli mentre per la seconda vettura, perso il brasiliano Fittipaldi che nel 1995 preferisce trasferirsi nel campionato americano CART, e con lui i sui sponsor personali, Oliver non può che affidarsi ad un pilota pagante, che viene trovato nella figura del giapponese Takachiho Inoue, figlio di un magnate delle Slot-Machine giapponesi e con una dote finanziaria personale di ben quattro milioni e mezzo di dollari per disputare tutta la stagione al volante della FA16. Nonostante che nelle prime sette gare della stagione Morbidelli riesca quasi sempre ad arrivare a fine gara, conquistando anche un insperato sesto posto nel Gran Premio del Canada corso sul circuito Gilles Villeneuve di Montréal, proprio per le difficoltà economiche del team anche la sua monoposto viene “ceduta” ad un pilota pagante, l'italiano Massimiliano (Max) Papis. L'italiano porta in gara la FA16 durante tutta la fase centrale del campionato, ottenendo solo una serie di ritiri e risultati di poco conto, anche se a Monza riesce ad arrivare a ridosso della zona punti.
FOOTWORK FA16, Gianni Morbidelli
Montecarlo, GP di Monaco 1995
Nelle ultime tre gare della stagione Morbidelli riprende il suo posto in squadra e proprio grazie a lui la Footwork ottiene il suo miglior piazzamento stagionale, riuscendo a salire sul terzo gradino del podio nell'ultima gara del campionato, ad Adelaide, il primo arrivo a podio per la scuderia inglese dopo quello del Gran Premio d'Italia del 1988. Inoue da parte sue è invece autore di una stagione completamente incolore e che verrà ricordata solo per due episodi particolari: a Montecarlo, dopo aver fermato la sua monoposto lungo il tracciato per la rottura dei freni, viene tamponato dalla safety car mentre è rimorchiato ai box da un carro attrezzi, e in Ungheria dove, dopo la rottura del motore accosta a bordo pista, scende dall'auto e corre a munirsi di un estintore per spegnere il principio d'incendio sulla sua monoposto ma viene investito, sia pure a bassa velocità, dalla macchina dei commissari intervenuti per spostare la monoposto.
FOOTWORK FA16, Taki Inoue
Montrèal, GP del Canada 1995
Solo grazie a 5 punti ottenuti da Morbidelli, ottimo collaudatore e in grado di dare un minimo di competitività alla FA16, la Footwork riesce ad ottenere l'ottavo posto nella classifica costruttori, al pari con la ben più blasonata Tyrrell.
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