MINARDI M195 Ford-Cosworth ED

   Dopo la positiva stagione del 1994, conclusa con 5 punti all’attivo e il decimo posto nel Campionato Costruttori, il Consiglio d’Amministrazione della scuderia Faentina, capitanata da Giancarlo Minardi, decide di alzare l’asticella dando la priorità ad un propulsore più performante che potesse dare maggiori garanzie per un salto di qualità. La scelta cade sul Mugen-Honda, con i giapponesi che si rendono disponibili dopo aver chiuso la collaborazione con la Lotus, vista la cessata attività dello storico team inglese. Dopo aver prese tutti gli accordi preliminari con i vertici del motorista nipponico e con il lavoro già progredito fino alla definizione nei dettagli del motore da installare sulla nuova M195, la Mugen-Honda annuncia che i suoi motori sarebbero andati alla Ligier, di proprietà di Flavio Briatore. Il manager italiano infatti ha rilevato la scuderia francese con l'intento di utilizzare sulle sue Benetton B195 il motore V10 Renault montato sulle monoposto francesi nel 1994. Così facendo le Ligier si trovano senza un propulsore per la stagione '95 e Briatore trova in extremis un accordo proprio con la Mugen-Honda, strappando letteralmente il motore giapponese dalle monoposto di Faenza.

MINARDI M195, Pierluigi Martini
Imola, GP di San Marino 1995 

   Giancarlo Minardi inizia una lunga azione legale proprio contro Briatore e la sua scuderia che si conclude solamente in occasione del Gran Premio d’Inghilterra, il 9 luglio, quando il tribunale stabilisce che l'affare tra Minardi e Mugen-Honda stava "raggiungendo un punto di comune accordo in modo che fosse lecito attendersi che il contratto sarebbe stato effettivamente concluso". Flavio Briatore, all'epoca gestore anche della Cosworth, fa sequestrare l'attrezzatura della Minardi al Gran Premio di Francia perché la scuderia faentina ha in essere ancora un debito proprio con la Cosworth per la fornitura dei motore HB del 1993. La questione viene risolta in via extragiudiziale tra le parti, con i debiti di Minardi cancellati e con Briatore che si offre di pagare 1 milione di dollari alla scuderia faentina a titolo di risarcimento per la perdita dei motori Mugen-Honda.

MINARDI M195, Luca Badoer
Montecarlo, GP di Monaco 1995 

   Nel frattempo procede il progetto della monoposto Minardi M195, gestito ancora dal direttore tecnico Aldo Costa con il quale collabora il progettista Mauro Gennaro e l'aerodinamico Mariano Alperin, anche se il team italiano si trova costretto a ripiegare sull'unico motore clienti disponibile sul mercato, l'economico ma altrettanto poco prestazionale Ford-Cosworth ED V8 da 2994 cc. Il progetto della M195 di Costa prevede una vettura a musetto rialzato, la prima monoposto Minardi con quel tipo di configurazione, ma con un inedito alettone anteriore scalinato nella parte centrale, con una conformazione che ricalca la sezione del fondo. Questa soluzione viene poi gradualmente abbandonata tra il Gran Premio di Spagna e Monaco per passare ad un'ala con il profilo più classico. In controtendenza è anche il disegno delle fiancate, con le prese d’aria dei radiatori che riprendono il disegno di quelle delle Benetton B195, posizionate sul lato esterno delle pance, ma soprattutto caratterizzate dall’uscita dell’aria calda dalla parte superiore delle pance, come d'uso sulle McLaren Mp4 dei primi anni '80, soluzione anch’essa abbandonata dal Gran Premio di Francia.

MINARDI M195, Luca Badoer
Hungaroring, GP d'Ungheria 1995 

   Sul fronte piloti la novità più importante del 1995 è data dal ritiro di Michele Alboreto dalla Formula 1, che proprio su una Minardi da Formula 2 aveva iniziato a correre da professionista nel 1981 cogliendo la vittoria a Misano, e l’arrivo del pilota italiano Luca Badoer al fianco del connazionale Pierluigi Martini, con quest'ultimo che lascia il posto al portoghese Pedro Lamy a partire dalla gara in Ungheria. Dopo un inizio campionato piuttosto complicato, dovuto al fatto che la piccola scuderia italiana ha dovuto modificare il progetto della M195 in corso d'opera per adattare la monoposto al più piccolo e meno prestazionale motore Ford-Cosworth, la stagione corre via veloce e la M195 ritrova un discreto livello di competitività dal Gran Premio di Montecarlo, dove Martini ottiene un ottimo settimo posto replicato tre gare dopo in Gran Bretagna. Badoer da parte sua ottiene due volte l'ottavo posto assoluto, in Canada e in Ungheria, ma è capace di vedere quasi sempre la bandiera a scacchi, dimostrando la buona affidabilità della M195.

MINARDI M195, Pedro Lamy
Estoril, GP del Portogallo 1995

   Lamy prende il volante della monoposto di Martini dal Gran Premio di Ungheria confermando la buona affidabilità della monoposto con una serie di piazzamenti a centro classifica e, quando ormai si pensa di chiudere la stagione senza punti iridati, il 12 novembre ad Adelaide in occasione dell'ultima gara stagionale, il portoghese conquista il sesto posto. Un ottimo risultato tenendo conto che il portoghese è partito dalla ventunesima posizione in griglia, ma soprattutto che porta alla Minardi 1 punto iridato che vale alla scuderia il decimo posto tra i Costruttori. Il 25 e 26 novembre sulla pista privata della Ferrari a Fiorano, con la M195 vengono effettuati dei test di fine stagione dove vengono provati nuovi giovani piloti, tra i quali l'italiano Giancarlo Fisichella che il 10 marzo 1996 a Melbourne firmerà il suo debutto nella massima serie proprio con una Minardi.




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