Nel segno della continuità e della stabilità, anche nel 1997 prosegue l'ormai collaudata partnership tra la scuderia britannica McLaren e il motorista tedesco Mercedes-Benz. Per sviluppare la nuova MP4/12 la scuderia guidata da Ron Dennis infatti continua con il medesimo staff di tecnici che da ormai tre stagioni è incaricato di progettare le monoposto della storica scuderia di Woking, nel Surrey in Inghilterra. Il gran numero di ingegneri guidati da Dennis, del tutto normale per la Formula 1 moderna ma ancora inusuale negli anni '90, è composto da Neil Oatley nel ruolo di ingegnere esecutivo, Steve Nichols come direttore tecnico, Matthew Jeffreys come responsabile della progettazione dei veicoli, David North responsabile per il reparto trasmissione, David Neilson come ingegnere capo per le sospensioni, Paddy Lowe ricopre ancora il ruolo di responsabile per la ricerca e lo sviluppo, mentre il responsabile per il delicato ruolo di ingegnere aerodinamico é Henri Durand. Mario Illien, titolare della Ilmor, è il progettista del potente, ma fragile, V10 tedesco ed é aggregato alla scuderia sui campi di gara.
McLAREN MP4/12, David Coulthard
Montecarlo, GP di Monaco 1997
Il motore, progettato e costruito dalla Ilmor ma in tutto e per tutto un Mercedes-Benz, a inizio stagione è il FO110E V10 da 720 cv a 15700 giri/min utilizzato nel' 96 ma viene presto sostituito dal rinnovato FO110F che, oltre a una V di 72° contro i precedenti 75°, eroga ora una potenza di 740 cv a 16000 giri/min pur mantenendo sempre l'invidiabile peso di soli 123 kg, una decina in meno dei propulsori concorrenti. La fragilità del propulsore tedesco purtroppo durante tutta la stagione pregiudica la bontà del progetto della nuova MP4/12, una vettura molto prestazionale ma fermata troppo spesso da problemi di affidabilità. La nuova monoposto non si discosta molto dalla precedente MP4/11B dalla quale deriva ed è un semplice aggiornamento di un progetto nato bene dalla matita di Neil Oatley.
McLAREN MP4/12, David Coulthard
Melbourne, GP d'Australia 1997
La caratteristica principale della MP4/12 la si trova nel musetto che, a differenza di tutte le monoposto concorrenti e della vettura dalla quale deriva, viene riportato ad una configurazione quasi tradizionale e non più alto come ormai d'uso comune su tutte le monoposto. Con il musetto più spiovente e squadrato la nuova MP4/12, grazie anche alla livrea argento e nera del nuovo sponsor West dopo che la McLaren ha cessato il rapporto ventennale con la Marlboro, ha una linea più elegante e armoniosa, grazie anche alle forme più sinuose del cofano motore e della zona finale delle fiancate. Sotto alla carrozzeria ben poche sono le novità, con un telaio che mantiene la classica struttura in fibra di carbonio a nido d'ape e sul quale sono installate sospensioni a doppi bracci trasversali in configurazione push-rod. Anche il cambio semiautomatico a sei rapporti, costruito direttamente dalla stessa McLaren, è quello già visto sulla precedente MP4/11B, mentre una novità importante riguarda l'impianto frenante. Durante una sessione di test privati effettuati dalla scuderia britannica nel corso della stagione '97, il fotografo della rivista “F1 Racing” Darren Heath nota che i freni posteriori delle MP4/12 diventano incandescenti, come tipicamente accade in fase di frenata, in alcune zone della pista dove generalmente le monoposto accelerano. Grazie ad alcune foto scattate ai box dell'interno dell'abitacolo, il fotografo scopre che nella zona della pedaliera è stato installato un secondo pedale del freno, selezionabile dal pilota per agire su una delle ruote posteriori e che consente di minimizzare il sottosterzo riducendo lo slittamento delle ruote in uscita dalle curve lente. Tale dispositivo viene soprannominato "brake steer", testato nel 1997 e installato sulle monoposto nella stagione successiva quando, dopo le proteste ufficiali di alcuni team e le indagini effettuate dalla FIA, verrà reso illegale e abolito dopo il Gran Premio del Brasile 1998.
McLAREN MP4/12, David Coulthard
Montecarlo, GP di Monaco 1997
La MP4/12 viene portata in pista dalla confermata coppia di piloti del '96, il finlandese Mika Häkkinen e lo scozzese David Coulthard, e si dimostra essere una monoposto molto prestazionale e competitiva, anche se troppo spesso fermata da problemi imputabili alla scarsa affidabilità del propulsore Ilmor-Mercedes. Dopo il sorprendente debutto in Australia, prima gara del campionato '97, con Häkkinen terzo e Coulthard capace di conquistare la vittoria, la prima per la scuderia britannica dopo che nel '93 una McLaren era salita sul gradino più alto del podio con Senna al volante, il solo Häkkinen è capace di ottenere altri piazzamenti a punti nelle successive gare mentre Coulthard tra collisioni e cedimenti meccanici è obbligato a una serie di tre ritiri consecutivi. Nella fase centrale del campionato si invertono i ruoli con Häkkinen costretto per cinque volte fuori dalla zona punti e Coulthard capace di cogliere un sesto e un quarto posto. Solo dopo l'estate la MP4/12 mette in mostra le sue potenzialità con due vittorie e due secondi posti e per la squadra di Dennis il futuro si dimostra estremamente promettente con una monoposto che senza la sfortuna e gli inconvenienti tecnici avrebbe potuto vincere almeno sette gare nel corso della stagione '97, con Häkkinen in più occasioni al comando della gara ma poi costretto ad alzare bandiera bianca per problemi al propulsore.
McLAREN MP4/12, Mika Häkkinen
Montecarlo, GP di Monaco 1997
La stagione è comunque positiva e si chiude con 63 punti e il quarto posto nella classifica costruttori, grazie a 3 vittorie, 2 secondi posti e 2 terzi, oltre che 1 pole position conquistata nel Gran Premio di casa per la Mercedes sul circuito del Nürburgring. Coulthard ottiene addirittura il terzo posto nella classifica piloti con 36 punti, mentre lo sfortunato Häkkinen ne conquista 27 classificandosi sesto.
Commenti
Posta un commento