Durante l'estate del 1996 la situazione economica della piccola scuderia Minardi è molto critica. L'elevato ammontare dei debiti accumulati mette in forse non solo il futuro della squadra faentina, ma addirittura la possibilità di proseguire la stagione in corso. Il provvidenziale intervento del manager italiano Flavio Briatore, già proprietario della Ligier e amministratore delegato della Benetton, permette di formare una cordata di imprenditori che comprende una vecchia conoscenza del mondo della Formula 1 come Gabriele Rumi e un ex pilota, Alessandro Nannini, interessati ad intervenire in aiuto di Giancarlo Minardi per poter salvare la piccola scuderia italiana. L'accordo, fortemente caldeggiato da Bernie Ecclestone, che non ha intenzione di perdere l'ennesimo team in uno schieramente che diventa sempre più esiguo, viene siglato nel novembre dello stesso anno e prevede la permanenza dei due proprietari dell'epoca, Giancarlo Minardi e Beppe Lucchini, con una quota del 14,5% a testa mentre alla cordata di Briatore spetta il 60%. Nonostante ciò a Giancarlo Minardi viene concesso di mantere la carica di Presidente della scuderia che porta ancora il suo nome.
MINARDI M197, Ukyo Katayama
Buenos Aires, GP d'Argentina 1997
Dopo aver risanato la situazione finanziaria la scuderia di Faenza può concentrare i suoi sforzi sulla realizzazione della nuova M197 da portare in pista nel campionato mondiale del 1997. Il direttore tecnico Gabriele Tredozi, il progettista Mauro Gennaro e l'aerodinamico Mariano Alperin, con il quale collabora anche Davide Colombo che si occupa di migliorare il carico aerodinamico presso la galleria del vento di Casumaro, in provincia di Ferrara, riprendono i buoni concetti della M195 di Aldo Costa e Gustav Brunner, seppure con diverse ed evidenti novità dovute ai cambiamenti regolamentari e alle migliorie introdotte a stagione in corso. Il ritardo della progettazione della nuova M197 è dovuto alla prolungata ricerca per montare sulle monoposto un nuovo propulsore più efficiente del precedente Ford-Cosworth EDM utilizzato nel '96. La presenza di Briatore infatti fa ben sperare i tecnici della scuderia che puntano ad avere di nuovo il prestazionale V10 Mugen-Honda utilizzato nel '95, ma il manager italiano ha altri progetti e chiude un accordo con la Brian Hart Ltd. per la fornitura in esclusiva del V8 830 AV7, un motore economico e di vecchia concezione in grado di erogare solamente 640 cv, la più bassa in assoluto tra le vetture in griglia, anche se gli sviluppi fatti dalla Hart nel corso della stagione ne aumentano la potenza fino a 660 cv, troppo pochi però per competere con i motori più prestazionali nonostante l'invidiabile peso di soli 107 kg.
MINARDI M197, Jarno Trulli
Buenos Aires, GP d'Argentina 1997
Meccanicamente La nuova M197 si presenta come una vettura piuttosto convenzionale, con un classico telaio monoscocca in fibra di carbonio e le classiche sospensioni a doppi bracci trasversali in configurazione push-rod sia all'anteriore che al posteriore. Proprio le sospensioni posteriori vengono completamente riprogettate dopo l'installazione del nuovo motore Hart, più leggero e meno ingombrante del precedente Ford-Cosworth, così come viene rivisto lo scivolo estrattore e tutta l'aerodinamica posteriore, grazie al motore con un baricentro più basso e ingombri ridotti che permettono una migliore gestione dei flussi aerodinamici copiando la soluzione vista sulle Williams di far passare il triangolo della sospensione sopra lo scivolo estrattore. Una particolare attenzione viene posta all'anteriore dove, lateralmente all'immancabile musetto alto vengono installati due piccole alette in grado di indirizzare al meglio i flussi d'aria diretti al posteriore, soluzione a dire il vero copiata dalla Tyrrell 025 di Postlethwaite. Per migliorare ulteriormente l'aerodinamica vengono anche modificate e prolungate le paratie centrali che sono ora collegate direttamente ai deviatori di flusso delle sospensioni anteriori. Altre novità riguardano il passaggio alle centraline Magneti Marelli per il controllo dell'elettronica del motore, al posto delle precedenti TAG, passaggio non indolore visti i problemi di inizio stagione, e lo studio di un sistema per il controllo elettronico della ripartizione di frenata, progetto comunque mai realizzato.
MINARDI M197, Ukyo Katayama
Montecarlo, GP di Monaco 1997
Viste le risorse ancora piuttosto limitate la Minardi deve ancora rivolgersi a piloti paganti in grado di portare sponsor personali per coprire quantomeno lo stipendio del pilota stesso. Le scelta ricade quindi sul giapponese Ukyo Katayama, appoggiato dalla Mild Seven, e sulla promessa italiana Jarno Trulli, già in Benetton come terzo pilota e pagato direttamente dalla scuderia gestito da Briatore che è intenzionato ad utilizzare la Minardi come team satellite. Come terzo pilota viene scelto il giovane brasiliano Tarso Marques che durante la stagione avrà la possibilità di guidare la vettura di Trulli dopo che l'abruzzese, a metà stagione, viene ingaggiato dalla Prost Grand Prix per sostituire l'infortunato Panis. Fin dalle prime uscite durante i test privati fatti sul circuito italiano del Mugello e nei test prestagionali effettuati sul circuito di Estoril con tutti gli altri team, si capisce che la M197 è abbastanza prestazionale per competere con le scuderie di metà classifica, ma le sue prestazioni sono purtroppo penalizzate dalla scarsa affidabilità di motore e cambio. Al debutto in Australia le due M197 navigano a metà gruppo fino al ritiro di Katayama, mentre Trulli conquista un ottimo nono posto. Proprio il pilota italiano é protagonista delle migliori prestazioni della Minardi ad inizio stagione, con un dodicesimo e un nono posto nelle due gare successive, tanto che Alain Prost lo ingaggia per sostituire Panis, dopo l'infortunio del francese che lo terrà fuori per il resto della stagione.
MINARDI M197, Tarso Marques
Monza, GP d'Italia 1997
Katayama invece non va oltre il decimo posto ottenuto a Montecarlo fino al cambio di compagno di squadra che avviene in occasione del Gran Premio di Francia. Il giapponese e il nuovo compagno di squadra Marques portano a termine il campionato '97 ottenendo solo pochi piazzamento di poco conto, sempre ben oltre la decima posizione, con la scuderia Minardi che conclude l'ennesima deludente stagione senza totalizzare punti e piazzandosi all'ultimo posto della classifica costruttori.
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