Nel 1998 l'ex pilota Alain Prost comincia la sua seconda stagione come team manager ma soprattutto la prima con una monoposto realizzata completamente sotto la sua direzione. Nel 1997 infatti la scuderia Prost Grand Prix aveva utilizzato la JS45 che, anche se rinominata Prost, era stata progettata ancora dallo staff dei tecnici della scuderia Ligier in anticipo rispetto al passaggio di proprietà della squadra nelle mani del 4 volte Campione del Mondo francese e di conseguenza una semplice evoluzione della già valida JS43 del '96, monoposto che a sua volta ricopiava quasi fedelmente le sembianze della vincente Benetton B195, Campione del Mondo con Schumacher nel 1995. Per la stagione '98 Prost riesce anche a portare a termine uno dei suoi principali obbiettivi e cioè avere in esclusiva un motore francese per le sue vetture, in questo caso il Peugeot A16, un buon V10 a 72° in grado di erogare al banco di prova, 765 cv a 15200 giri/min e quindi, in teoria, in linea con i propulsori della concorrenza. La Peugeot oltretutto, a differenza di quanto fatto in precedenza con McLaren e Jordan, inizialmente garantisce alla scuderia connazionale il supporto diretto del proprio reparto corse, promettendo di contribuire durante la stagione anche allo sviluppo della nuova AP01, la nuova monoposto della Prost Gran Prix che da questa stagione utilizza come sigla le iniziali di Alain Prost.
PROST AP01, Jarno Trulli
Montréal, GP del Canada 1998
A poche settimane dal via del Campionato però il colosso francese fa una clamorosa marcia indietro e decide di non impegnarsi nel progetto di Prost e di fornire i propri motori solo a pagamento, lasciando al francese poca o nessuna scelta se non quella di accettare i nuovi termini dato il poco tempo a disposizione per trovare un nuovo fornitore di motori, oltre che il pericolo di andare incontro ad onerose conseguenze con alcuni partner che minacciano il ritiro della sponsorizzazione. Il team è così obbligato a dirottare la maggior parte dei fondi messi a disposizione da Gauloises, Bic, Alcatel, PlayStation e Canal+, sul pagamento dei motori, sacrificando di conseguenza lo sviluppo della monoposto. Nonostante tutto Prost procede per la sua strada e rinnova lo staff tecnico, chiamando come Direttore Tecnico Bernard Dudot, un ingegnere con una lunga militanza in Formula 1 e padre di due storici motori Renault che hanno dominato in periodi diversi nella massima serie, il V6 Turbo da 1500 cc a cavallo tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80 e il V10 da 3,5 litri dei primi anni '90. L'ex Direttore Tecnico Loïc Bigois diventa così Ingegnere Capo e responsabile del progetto della AP01, mentre come Responsabile dell'Aerodinamica viene assunto Ben Wood. Per completare il definitivo distacco dalla precedente scuderia Ligier, Prost nell'inverno del '98 decide anche di trasferire la sede del team da Nevers, all'interno del circuito di Magny-Cours, a Guyancourt, un sobborgo a circa 20 km da Parigi, ma questo trasferimento crea non pochi problemi con i conseguenti ritardi nella progettazione e costruzione dei nuovi telai che in fase di omologazione falliscono per ben tre volte il crash-test, mettendo addirittura a rischio la presenza del team al primo appuntamento del Campionato, in Australia.
PROST AP01, Olivier Panis
Magny-Cours, GP di Francia 1998
La nuova AP01 è una monoposto molto convenzionale e riprende ancora le forme della vecchia JS45, ad eccezione del musetto che viene ulteriormente rialzato e appuntito, mentre le pance laterali mantengono la caratteristica scavatura verso il cofano motore e la presa d'aria rettangolare posizionata nella parte esterna delle fiancate. Il nuovo telaio è un classico monoscocca in fibra di carbonio con struttura a nido d'ape e le sospensioni, sia anteriori che posteriori, hanno il classico schema a quadrilateri deformabili in configurazione push-rod. Viene confermando come prima guida il francese Olivier Panis, mentre l'italiano Jarno Trulli viene assunto in via definitiva dopo che nella precedente stagione aveva ben figurato come sostituto proprio di Panis in occasione del suo infortunio avvenuto durante le prove del Gran Premio del Canada e che lo aveva tenuto lontano dai campi di gara per tutto il resto della stagione.
PROST AP01, Jarno Trulli
Magny-Cours, GP di Francia 1998
Con due ottimi piloti, la conferma della fornitura degli pneumatici Bridgestone, il nuovo motore Peugeot e un ottimo staff di tecnici, il morale nella scuderia è alto e tutto fa presagire ad un'ottima annata, quantomeno al livello della precedente. Purtroppo le cose non vanno assolutamente come previsto, innanzitutto per un grave problema relativo alla trasmissione, pesante, fragile e incapace di coprire la distanza di una gara, e quando il cambio non si rompe le due AP01 sono assolutamente non competitive e viaggiano ben lontane dalle posizioni di testa. Inoltre la decisione improvvisa di trasferire la sede del team causa diversi problemi organizzativi che minano la prima parte di stagione. A ciò si aggiunge la poca competitività del motore Peugeot, non evoluto dalla precedente versione e ben distante come prestazione dai propulsori Ferrari, Mercedes o Mugen-Honda. Infine Panis risente ancora tremendamente dell'incidente avuto nel '97 sul circuito dedicato a Gilles Villeneuve, che infatti lo costringe a disputare tutta la stagione 1998 con dei chiodi nelle gambe e la paura di avere conseguenze ben più gravi in caso di incidente, condizionandone negativamente il rendimento. La conseguenza di questi fattori è una stagione disastrosa, con la squadra francese che non coglie nemmeno un punto nelle prime dodici gare. La fragilità del cambio e il suo notevole peso, che influenza negativamente l'utilizzo della zavorra oltre che rendere instabile il retrotreno, sono il principale motivo dei ripetuti ritiri di Trulli nella prima metà della stagione, mentre Panis riesce a concludere cinque gare ottenendo comunque un undicesimo posto come migliore risultato.
PROST AP01, Olivier Panis
Melbuorne, GP d'Australia 1998
Da metà stagione viene messa in cantiere una completa rivisitazione del retrotreno della vettura con un cambio nuovo e sospensioni con un nuovo disegno. La nuova monoposto AP01B viene pronta però solo a fine stagione e debutta nelle mani del solo Trulli durante le prove del Gran Premio del Giappone, ottenendo comunque un poco incoraggiante 14esimo posto in qualifica e il 12esimo in gara, preceduto da Panis al volante della vecchia AP01. A salvare in parte la stagione ci pensa comunque Trulli che agguanta un insperato, quanto fortunoso sesto posto nella gara ad eliminazione di Spa, quando solo otto vetture riescono a vedere il traguardo. A fine anno la scuderia del quattro volte iridato con 1 solo punto si classifica nona, davanti solo a Minardi e Tyrrell.
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