La pessima stagione 1998, conclusa con un solo punto conquistato e il penultimo posto in classifica costruttori, deve essere assolutamente riscattata nel '99 dalla scuderia francese Prost Grand Prix. Il quattro volte Campione del Mondo Alain Prost ricorre a tutte le sue conoscenze accumulate in Formula 1 nelle 14 stagioni passate come pilota. Grazie ai buoni rapporti con John Barnard, direttore tecnico in McLaren quando il campione francese correva per la scuderia di Woking, Prost riesce a convincere il progettista inglese a lavorare per la sua scuderia come consulente esterno al team, come ormai abitualmente lavora Barnard presso la sua struttura progettuale di Shalford nel Regno Unito.
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PROST AP02, Jarno Trulli Hungaroring, GP d'Ungheria 1999 |
Il ruolo di Direttore Tecnico rimane ancora nelle mani di Bernard Dudot, uomo di fiducia di Prost oltre che ingegnere con una lunga militanza in Formula 1 e padre di due storici motori Renault che hanno dominato in periodi diversi nella massima serie, il V6 Turbo da 1500 cc a cavallo tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80 e il V10 da 3,5 litri dei primi anni '90. Il ruolo di Progettista Capo, come nella precedente stagione, è ancora ricoperto da Loïc Bigois che però ora lavora in stretta collaborazione con Barnard seguendo le consulenze del tecnico inglese. Anche Ben Wood, per il secondo anno nel scuderia francese con il ruolo di Capo Aerodinamico, segue direttamente le direttive di Barnard per affinare l'aerodinamica della nuova Prost AP02. La Nuova monoposto infatti, pur riprendendo le linee della precedente AP01, è una vettura quasi completamente nuova sia a livello aerodinamico che meccanico.
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PROST AP02, Olivier Panis Hungaroring, GP d'Ungheria 1999 |
La AP02 abbandona le linee ereditate dalla vecchia Ligier JS45 del '97 che altro non era che una semplice evoluzione della già valida JS43 del '96, monoposto che a sua volta ricopiava quasi fedelmente le sembianze della vincente Benetton B195. Uno svecchiamento più che dovuto vista l'anzianità del progetto originale. La nuova Prost ha ora un design decisamente più in linea con le vetture vincenti, Ferrari e McLaren in primis, con il musetto leggermente più curvo e meno appuntito di prima ma con forme decisamente più morbide e gradevoli. Dopo gli immancabili deviatori di flusso posizionati all'interno delle ruote anteriori c'è la più grande novità estetica della AP02, con le pance laterali che abbandonano il vecchio disegno alto e squadrato per diventare più basse e armoniose e con le prese d'aria di forma trapezoidale, smussate nella parte esterna dove vengono posizionate due alette con lo scopo di pulire i flussi lungo le fiancate. Il cofano motore e la presa d'aria sopra la testa del pilota rimangono praticamente identici alla versione precedente mentre il retrotreno diventa più rastremato e pulito, tipico delle monoposto progettate da Barnard. Sul nuovo telaio, più leggero e con un baricentro più basso, sono installate le tipiche sospensioni in voga sul finire degli anni '90, a doppi bracci trasversali in configurazione push-rod.
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PROST AP02, Jarno Trulli Imola, GP di San Marino 1999 |
Anche nel '99 il fornitore del motore rimane la Peugeot che però aggiorna il proprio V10 alla versione A18, leggermente più leggero e affidabile del precedente A16 che aveva procurato non pochi problemi alla scuderia d'oltralpe nel 1998. Un altro elemento completamente nuovo è il cambio che, pur rimanendo un longitudinale sequenziale semiautomatico a sei rapporti di produzione interna al team, viene completamente riprogettato da Barnard per risolvere i problemi di fragilità oltre che di instabilità del retrotreno dovuto al notevole peso della vecchia trasmissione. Le cure del tecnico inglese sembrano funzionare e la AP02 è un notevole salto di qualità a livello prestazionale rispetto al recente passato. Nelle mani dei confermati piloti, il francese Olivier Panis e l'italiano Jarno Trulli, la nuova Prost AP02 sembra poter combattere con le migliori monoposto dello schieramento dimostrando fin da subito un buon potenziale sia in qualifica che in gara. L'affidabilità però rimane ancora il tallone d'Achille della nuova monoposto, oltre che qualche errore di troppo dei due piloti, costretta troppe volte al ritiro anche quando si trova a battagliare per le posizioni di testa. Nella prima gara stagionale in Australia Trulli deve ritirarsi, per un contatto con la Fondmetal di Marc Genè, quando occupa la terza posizione. In Brasile arriva il primo punto stagionale con il sesto posto conquistato da Panis. Un altro punto lo conquista Trulli in Spagna, quinta gara del Campionato. Finalmente risolti i piccoli problemi di affidabilità dalla sesta prova stagionale le due vetture riescono a finire quasi tutte le gare, conquistando anche un altro punto in Germania e sfiorando più volte la zona punti.
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PROST AP02, Jarno Trulli Hungaroring, GP d'Ungheria 1999 |
Una prestazione di tutto rispetto arriva in occasione del Gran Premio d'Europa, corso sul rinnovato circuito del Nürburgring, dove Trulli chiude in seconda posizione regalando al team il podio che mancava da oltre due anni. Anche nell'ultima gara del Campionato a Suzuka in Giappone, Panis si mette in luce conservando la terza posizione per 18 giri prima di essere costretto al ritiro per un problema elettrico. Considerando anche le buone prestazioni in qualifica come la terza piazza il Francia, la quinta al Nürburgring e la sesta in Giappone, la stagione per la monoposto AP02 si può definire buona, considerando anche che grazie ai 9 punti conquistati la scuderia Prost Grand prix si piazza al settimo posto della Classifica Costruttori, davanti a Sauber e Arrows oltre che Fondmetal-Minardi e BAR.
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