STEWART SF3 Ford-Cosworth CR-1

   L'avventura del team scozzese capitanato da Paul Stewart, figlio del tre volte Campione del Mondo Jackie, procede anche nel 1999 con l'imperativo categorico di risollevare le sorti della scuderia dopo il brillante debutto nel '97 seguito dalla deludente stagione '98. Tutto il lavoro svolto da Jackie Stewart negli anni precedenti per costruire un valido team reclutando tecnici di spessore e comprovata esperienza, sembra infatti svanito nel nulla e da parte sua la Ford Motor Company, dopo gli ingenti investimenti fatti sottoscrivendo un accordo quinquennale con il team scozzese per un rientro in grande stile nel mondo della Formula 1, pretende un radicale cambiamento di rotta. Prima della fine della stagione '99 infatti la Ford completerà l'acquisizione del team Stewart per un impegno in prima persona a partire dal Campionato 2000, con la squadra che prenderà il nome di Jaguar Racing.

STEWART SF3, Johnny Herbert
Nürburgring ,GP d'Europa 1999

   Per questo motivo il team Stewart intraprende un importante rimpasto interno, nominando Paul Stewart vicepresidente e David Ring amministratore delegato, anche se a metà stagione con l'uscita dal team di Ring il ruolo di CEO viene ricoperto dallo stesso Stewart. Viene assunto un nuovo Direttore Tecnico, il nordirlandese Gary Anderson in arrivo dalla Jordan, insieme all'ingegnere aerodinamico Darren Davis, dove hanno contribuito alla realizzazione delle ultime monoposto del team irlandese. Il progetto della nuova Stewart SF3 viene affidato ancora al Capo Progettista Dave Amey coadiuvato da Simon Smart, un ingegnere americano con esperienza nelle vetture della Indy Car Series americana. Anche l'ingegnere aerodinamico iraniano Eghbal Hamidy mette la sua firma sul progetto della nuova SF3, nonostante il suo passaggio in Arrows prima della realizzazione definitiva della vettura. La nuova SF3 viene presentata al pubblico il 7 gennaio all'Autosport International Show di Birmingham e subito dopo collaudata sul circuito di Silverstone da Jos Verstappen oltre che da due giovani piloti brasiliani, Luciano Burti, scelto poi come terza guida del team di Formula 1 al posto dell'olandese Verstappen, e Mario Haberfeld, entrambi piloti del team Stewart di Formula 3.

STEWART SF3, Rubens Barrichello
Montecarlo, GP di Monaco 1999

   Ad occupare i due sedili ufficiali sono invece il confermato brasiliano Rubens Barrichello, pilota Stewart fin dalla prima stagione del piccolo team scozzese, e il britannico Johnny Herbert in arrivo dalla Sauber. Nonostante la nuova monoposto sia una semplice rivisitazione della precedente SF2, Gary Anderson riesce a risolvere in parte i cronici problemi di affidabilità e prestazioni che avevano afflitto le precedenti monoposto della scuderia britannica con sede a Milton Keynes, nel Regno Unito. La nuova SF3 ha un musetto leggermente più spiovente e stretto con un ala anteriore completamente nuova, così come i deviatori di flusso posizionati davanti alle pance laterali. Anche queste hanno una forma leggermente diversa e più squadrata rispetto al passato, mentre il cofano motore e la zona posteriore mantengono le linee snelle e pulite già viste sulla SF02. Modifiche di dettaglio vengono apportate anche al sottoscocca con un nuovo scivolo estrattore, ai nuovi scarichi rialzati e ai numerosi sidepod posizionati sull'ala anteriore e davanti alle ruote posteriori Le sospensioni sono ancora in configurazione push-rod ma vengono leggermente riviste nelle geometrie per permettere un migliore sfruttamento degli pneumatici Bridgestone.

STEWART SF3, Rubens Barrichello
Spa-Francorchamps, GP del Belgio 1999

   La novità più rilevante della SF03 si trova sotto al cofano dove la Ford, consolidando il proprio impegno per tornare ai vertici della Formula 1, installa il nuovo motore V10 CR-1, notevolmente più piccolo e tecnicamente avanzato rispetto alla precedente versione. Il nuovo propulsore è in grado di raggiungere i 770 cv a 16.500 giri/min, grazie anche al nuovo impianto di raffreddamento che viene rivisto completamente, con una diversa distribuzione dei pesi che agevola notevolmente la maneggevolezza della vettura. La livrea del 1999 è ancora una volta bianca con una striscia Tartan, tipica dei clan scozzesi, che corre lungo ogni lato dell'abitacolo. HSBC rimane lo sponsor principale, con il logo Ford ingrandito notevolmente fino a riempire completamente i lati del cofano motore. Nonostante la bontà dell'auto, la stagione non comincia nel migliore dei modi con entrambe le monoposto obbligate al ritiro durante il giro di schieramento nel primo Gran Premio stagionale in Australia per una perdita d'olio. Il solo Barrichello è in grado di prendere il via, utilizzando tra l'altro la vettura di riserva e arrivando quinto al traguardo. In Brasile addirittura il pilota Brasiliano guida la corsa per alcuni giri prima di essere obbligato al ritiro per la rottura del motore. Nella terza gara stagionale a Imola arriva il primo podio, sempre ad opera del brasiliano. Un altro risultato di rilievo lo coglie ancora Barrichello in Francia dove sale nuovamente sul gradino più basso del podio ma è nel finale di stagione che la SF03 mette in luce tutte le sue qualità, ottenendo nel Gran Premio d'Europa, corso sul rinnovato circuito del Nürburgring, la vittoria con Herbert e il terzo posto con Barrichello.

STEWART SF3, Rubens Barrichello
Hungaroring, GP d'Ungheria 1999  

   Dopo la gara in Malesia, dove grazie ad altri due piazzamenti a punti la scuderia britannica si garantisce il quarto posto in Classifica Costruttori, la stagione si conclude in Giappone dove il team Stewart corre l'ultimo Gran Premio della sua breve storia salutando anche il brasiliano Barrichello in procinto di passare in Ferrari al fianco di Schumacher con quale comporrà una delle coppie più vincenti nella storia della Formula 1. La stagione 1999 per la scuderia HSBC Stewart Ford si rivela abbastanza proficua, nonostante sia stata solo la terza della sua breve storia, ottenendo il 4° posto in classifica costruttori con 36 punti e soprattutto cogliendo il primo e unico successo nella sua breve storia, oltre che 3 piazzamenti a podio. Nel dicembre 1999 a stagione ormai conclusa, anche il nordirlandese Eddie Irvine utilizza la SF3 sul circuito Jerez prima di trasferirsi ufficialmente nel team dal gennaio 2000.





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