PROST AP03 Peugeot

   La discreta stagione appena conclusa rincuora leggermente l'animo di Alain Prost, convinto ormai di aver trovato la strada giusta per poter puntare a combattere con le migliori vetture del lotto. In preparazione della stagione 2000. Prost decide così di apportare alcuni cambiamenti all'interno della propria squadra allo scopo di rafforzare ulteriormente lo staff di tecnici oltre che l'organico, che viene incrementato fino a contare circa 250 unità. Nel fine settimana del Gran Premio di Francia del 1999 era stato annunciato l'arrivo come Direttore Tecnico di Alan Jenkins, già progettista della Stewart, in sostituzione di Bernard Dudot. Jenkins e Prost avevano già collaborato insieme in McLaren a metà degli anni '80, quando il pilota francese vinceva i suoi primi due titoli mondiali e Jenkins ricopriva il ruolo di Senior Engineer. A loro viene affiancato come nuovo Direttore Sportivo John Walton, in uscita dalla Arrows e nei confronti della quale il tecnico inglese ha in atto una vertenza legale. Viene invece confermato Loïc Bigois che prende il posto di Ben Wood come responsabile dell'aerodinamica della monoposto, potendo oltretutto usufruire di maggiori fondi per le prove in galleria del vento, mentre per il suo precedente ruolo da Capo Designer viene assunto il giovane ingegnere francese Jean-Paul Gousset che lavora sotto le direttive di John Barnard, sempre ufficialmente inquadrato come consulente esterno al team.

PROST AP03, Jean Alesi
Catalunya-Barcelona, GP di Spagna 2000

   La nuova monoposto che esce dalle officine della Prost Grand Prix situate a Guyancourt, un sobborgo a circa 20 km da Parigi, si chiama AP03 ed è la quarta vettura realizzata dalla scuderia francese da quando l'ex Campione del Mondo Alain Prost ha rilevato la scuderia Ligier nel 1997. A prima vista sulla nuova monoposto si nota immediatamente un ritorno al passato, con le fiancate che perdono il caratteristico angolo smussato visto sulla AP02 e con il musetto che torna ad essere leggermente più squadrato e arcuato. Il cofano motore non è più completamente rettilineo ma ha la parte superiore parallela al suolo per poi declinare verso il retrotreno. Vengono riviste anche le alette poste davanti alle ruote posteriori per deviare i flussi e gli scarichi che ora sono in del tipo top-exiting, cioè con l'uscita dei gas di scarico rivolta verso l'alto per creare un flusso d'aria calda verso l'alettone posteriore.

PROST AP03, Jean Alesi
Spa-Francorchamps, GP del Belgio 2000

   Sotto la pelle la nuova AP03 cambia ben poco, con un nuovo telaio leggermente più rigido e con le classiche sospensioni a doppi bracci trasversali in configurazione push-rod. Il motore è sempre un Peugeot V10 evoluto alla specifica A20 ma, a detta dei piloti e dei tecnici della Prost, rimane il punto debole della vettura con una affidabilità scarsa e una potenza sensibilmente inferiore alla concorrenza, anche se la stessa Peugeot dichiara una potenza massima al banco di 800 cv a 16200 giri/min. Abbinato al V10 Peugeot c'è sempre il solito cambio di derivazione X-Trac ma modificato dai tecnici Prost, un semiautomatico sequenziale a sei rapporti, anch'esso causa di molti problemi dovuti alla sua fragilità. Sul fronte piloti, dopo le partenze di Panis e Trulli, Prost è costretto a guardare sul mercato per trovare un giovane da affiancare ad un pilota più esperto e li trova in Nick Heidfeld, fresco vincitore del Campionato Europeo di Formula 3000, e in Jean Alesi, un pilota sul finire della carriera ma molto esperto oltre che amico di Alain Prost con il quale ha fatto coppia in Ferrari nel 1991. fin dalle prime uscite nei test pre stagionali la nuova AP03 si dimostra un vero e proprio disastro, con Heidfeld che non riesce assolutamente e trovare un feeling di guida con la vettura ed entrambi i piloti che lamentano una maneggevolezza incoerente oltre che mancanza di trazione.

PROST AP03, Nick Heidfeld
Spa-Francorchamps, GP del Belgio 2000

   La macchina si rivela ostica anche nel trovare un giusto compromesso tra rigidità e guidabilità oltre che una difficoltà cronica nel recepire le modifiche di assetto. L'inizio della stagione è un vero e proprio disastro con una serie infinita di ritiri e con il Direttore Tecnico Alan Jenkins che viene licenziato dopo la gara di Monaco. Prost attribuisce al motore, secondo il manager francese fragile e poco potente, la causa principale delle prestazioni non competitive dell'AP03. Le critiche di Prost alla Peugeot inaspriscono il loro rapporto e, unite alla mancanza di risultati, la casa del leone decide già durante la stagione di ritirarsi dalla Formula 1 come fornitore di motori. Tra le vetture prodotte dalla casa francese la AP03 è quella che ottiene i risultati più negativi, in quanto nessuno dei due piloti riesce mai a raggiungere la zona punti, anche se Alesi riesce a qualificarsi ottavo a Monaco e a risalire fino al quarto posto a Spa-Francorchamps prima di ritirarsi. Per ben 22 volte le monoposto sono costrette al ritiro, nella maggior parte dei casi per guasti meccanici. Alesi, in particolare, individua le cause della mancata competitività, oltre che nel motore Peugeot A20, nella scarsa organizzazione del team e nella mancanza di prove continuative per lo sviluppo della monoposto. Eloquente durante il Gran Premio di Francia un pit-stop mal riuscito e ripreso dalle telecamere della TV, con un Alain Prost visibilmente sconvolto che scuote la testa in preda alla disperazione.

PROST AP03, Jean Alesi
A1 Ring, GP d'Austria 2000

   Per la prima volta nella sua storia, la scuderia francese non ottiene punti in classifica e chiude il campionato all'ultimo posto, perdendo anche la battaglia con il piccolo team Minardi per la 10ª piazza in classifica. Il miglior risultato rimane l'ottavo posto di Heidfeld, conquistato a Montecarlo ma la mancanza di risultati porta alla rottura del rapporto anche con la maggior parte degli sponsor che abbandonano il team alla fine della stagione. Il pessimo risultato ottenuto nel 2000 significa anche che la squadra non riceverà alcun premio in denaro per la stagione a seguire e questo, unito alla perdita degli sponsor, fa sprofondare la scuderia in gravi difficoltà finanziarie che segneranno l'inizio della fine per la Prost Gran Prix.  





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