FERRARI F2001

   Era dal 1990 che su una Ferrari non capeggiava il numero 1 e finalmente nella stagione 2001 questo onore spetta alla nuova monoposto uscita dalla fabbrica di Maranello, la F2001 pilotata dal campione tedesco Michael Schumacher. La fantastica squadra di tecnici messa insieme dal Team Manager Jean Todt rimane immutata, con la sola aggiunta del nuovo responsabile per la ricerca e sviluppo Ignazio Lunetta, che prende il poso di Giorgio Ascanelli. Il Direttore Tecnico è l'inglese Ross Brawn, sotto la cui direzione lavorano il sudafricano Capo Progettista Rory Byrne e l'italiano Responsabile per il Progetto del Telaio Aldo Costa. Un altro ingegnere italiano, Marco Fainello, è il Responsabile per la Dinamica del Veicolo, mentre i responsabili dell'aerodinamica della monoposto sono il greco Nikolas Tombazis e il giovane inglese James Allison. Per quanto riguarda il potente motore V10 il Direttore Tecnico è l'italiano Paolo Martinelli, mentre il francese Gilles Simon ne è il progettista. 

Ferrari F2001, Michael Schumacher
Catalunya-Barcelona, GP di Spagna 2001

   La nuova F2001 appare subito molto diversa dalla precedente F1-2000. Con la nuova stagione infatti importanti cambiamenti regolamentari, sanciti dalla FIA a favore della sicurezza e della riduzione delle prestazioni, costringono Ross Brawn e Rory Byrne a rivedere i cardini della progettazione della nuova monoposto. L'introduzione di crash-test più severi nel posteriore e nella prova d’impatto laterale, obbligano i tecnici di Maranello a rivedere tutto il processo di costruzione della monoscocca in fibre composite, per fare in modo che le novità non influiscano negativamente sull’aerodinamica della vettura, tenuto conto che vengono allargati gli abitacoli per facilitare l’estrazione del pilota in caso di incidente ed è stata introdotta una ulteriore protezione delle gambe utile ad attenuare gli eventuali impatti. La F2001 alla prova dei fatti risulta in grado di assorbire una energia quattro volte maggiore in caso di impatto laterale, senza stravolgere le proprie forme. Viene infatti solo leggermente rialzata la linea di cintura laterale, mentre lo spazio rubato dall'abitacolo più ampio viene recuperato riducendo la capacità del serbatoio posto alle spalle del pilota. Un altra imposizione regolamentare per ridurre il carico aerodinamico sull'avantreno, riguarda l'innalzamento dell'ala anteriore di 5cm, obbligando in questo modo i tecnici a trovare un nuovo equilibrio anche al posteriore. L'equipe del greco Tombazis, lavorando in galleria del vento e facendo comparazioni con il musetto della F1-2000 adattato al nuovo regolamento, trova la forma ideale del nuovo musetto più basso ed arcuato rispetto al precedente, ma soprattutto realizza una nuova ala a forma di cucchiaio con la quale ritrova subito i livelli di carico di quella precedente.

Ferrari F2001, Michael Schumacher
Imola, GP di San Marino 2001

   Nonostante le limitazioni regolamentari la F2001, una volta scesa in pista nei test invernali, è andata immediatamente più forte rivelando un potenziale incredibile grazie anche ad un'efficienza aerodinamica ulteriormente migliorata e al nuovo e potente V10 Tipo 050. Con l'entrata in vigore del divieto di utilizzo delle lege al berillio, dopo che nel '98 una direttiva FIA ne vietava l'uso per i possibili danni alla salute causati dai vapori nocivi sprigionati durante la lavorazione del metallo, la Ferrari ne trae indirettamente un vantaggio. La lega al berillio negli anni passati era diventata la panacea di alcuni progettisti perché avevano trovato un metallo molto resistente alle sollecitazioni ma anche estremamente leggero, tanto da essere usato nella costruzione delle navette spaziali. A farne uso maggiore era stata proprio la rivale per eccellenza della Ferrari, la Mercedes-Benz che con i suoi V10 aveva ottenuto rapporti di peso potenza inarrivabili. La Ferrari invece non viene toccata dal nuovo divieto, non avendo mai utilizzato la lega incriminata, e nel 2001 il suo nuovo V10 Tipo 050 oltre a pesare 5 kg in meno raggiunge la potenza di 830 cv a 18.000 giri/min, ottenuti grazie a processi di microfusione e all’eliminazione delle canne riducendo l’interasse fra i cilindri a favore di una minore lunghezza.

Ferrari F2001, Rubens Barrichello
Interlagos, GP del Brasile 2001 

   Oltre al Campione del Mondo in carica Michael Schumacher, la Scuderia di Maranello conferma anche il brasiliano Rubens Barrichello come seconda guida e l'italiano Luca Badoer, al quale viene affiancato il connazionale Fabrizio Giovanardi, come piloti di riserva. La superiorità della F2001 permette alla Scuderia italiana di dettare legge fin dalla prima prova stagionale a Melbourne in Australia, dove entrambe le F2001 occupano la prima fila dello schieramento, con il tedesco che ottiene la vittoria e il brasiliano che conquista il terzo posto. Nel successivo Gran Premio di Malesia è ancora una volta una doppietta sia in prova che in gara, sempre con Schumacher davanti a Barrichello. La cavalcata di Schumacher verso il suo quarto titolo continua con il secondo posto in Brasile, seguito da un ritiro a Imola. Dal Gran Premio di Spagna, dopo diversi rumors e lamentele per l'utilizzo di aiuti elettronici non rilevati dalla federazione, la FIA reintroduce il controllo della trazione e il launch-control. La speranza degli avversari delle Rosse che i valori in campo possano cambiare vengono subito supite dalla vittoria di Schumacher anche sul circuito di Catalunya-Barcelona. Anzi McLaren-Mercedes e Williams-BMW con l’adozione dell’anti-spin, un sistema che taglia l’accensione di alcuni cilindri in fase accelerazione per evitare il pattinamento delle ruote motrici, accusano rotture al motore o alla trasmissione per l’aumento degli sforzi a cui questi organi sono sottoposti.

Ferrari F2001, Michael Schumacher
Suzuka, GP del Giappone 2001

   La stagione 2001 è un vero e proprio trionfo con 9 vittorie, 10 secondi posti, 5 terzi e 11 pole positions. I 179 punti conquistati dalla F2001 permettono alla Ferrari di conquistare l'undicesimo Titolo Costruttori, il terzo consecutivo, e Michael Schumacher con 123 punti si laurea per la quarta volta Campione del Mondo, in Ungheria con quattro gare di anticipo. Rubens Barrichello raccoglie invece 56 punti e ottiene il terzo posto nella classifica piloti ma si rivela essere uno scudiero perfetto per il Kaiser tedesco, facendo sempre alla perfezione il gioco di squadra guidato dal genio strategico di Ross Brawn. In occasione dell'ultima gara stagionale in Giappone la Scuderia italiana porta in pista una versione alleggerita del telaio in vista anche dell'utilizzo della stessa monoposto nelle prime gare del 2002. Un accenno particolare va fatto alla livrea listata a lutto, completamente priva di sponsor e con il musetto nero, utilizzata sulle F2001 durante il Gran Premio d'Italia, cinque giorni dopo l'attentato alle Torri Gemelle di New York dell'11 settembre 2001.

Ferrari F2001 Monza, GP d'Italia 2001

   Quello di Monza si è infatti trasformato nel GP del dolore e della paura. Il week end è vissuto in un clima irreale, con piloti, addetti ai lavori e pubblico scossi dagli avvenimenti e con l’aspetto sportivo che perde molti dei suoi contenuti. Michael Schumacher, troppo spesso accusato di essere un pilota-computer, in realtà si dimostra un uomo molto sensibile che patisce psicologicamente il clima di insicurezza che l’attentato di Al-Quaeda ha generato in tutti gli occidentali. L’aver poi visto il sabato pomeriggio prima della gara le immagini tv del drammatico incidente in cui Alex Zanardi perde entrambe le gambe sul circuito del Lausitzring, avrebbe spinto il campione tedesco a valutare il ritiro dalle corse. La sua gara incolore della domenica aiuta a dare adito alle voci ma la storia racconta che il campione tedesco avrà ancora molto da dare alla Formula 1. 







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