WILLIAMS FW23 BMW

   Williams-BMW anno secondo, questo potrebbe essere il titolo della stagione 2001 per il team inglese di Grove nell'Oxfordshire. Continua infatti la collaborazione tra il team Williams e il motorista bavarese, fortemente intenzionato a tornare ai vertici della Formula 1 dopo i successi conseguiti negli anni '80 con il 4 cilindri in linea M12/13 L4T turbo montato sulla Brabham BT52 Campione del Mondo con Nelson Piquet. I due tecnici BMW Paul Rosche e Werner Laurenz sono infatti ancora aggregati al team Williams, come Capo Progettista del Motore il primo e Direttore Tecnico del Motore il secondo, e collaborano attivamente con lo staff di ingegneri guidati sempre dal Direttore Tecnico Patrick Head.

WILLIAMS FW23, Ralf Schumacher
Indianapolis, GP degli USA 2001

   Il progetto della nuova Williams FW23 é affidato ancora una volta all'inglese Gavin Fisher, in Williams dal 1988 e allievo di Newey durante il suo periodo trascorso a Grove. Come già da qualche anno anche Brian O'Roake e Mark Tatham ricoprono ancora il ruolo di Ingegnere Capo per i Materiali Compositi il primo e Capo Meccanico il secondo, mentre per la sempre più importante sezione aerodinamica Geoff Willis, anch'egli allievo di Newey con il quale ha collaborato in Williams fino al 1997, è sempre l'Ingegnere Responsabile, coadiuvato ancora da Jason Sommerville e Nick Alcock. La nuova FW23, basandosi sull'esperienza fatta nella stagione precedente con la partnership tra il team britannico e il fornitore di motori tedesco, è sensibilmente migliore della precedente FW22 e si rivela fin dai primi test una monoposto veloce e prestazionale, grazie soprattutto al nuovo motore BMW P81. I due tecnici BMW, Paul Rosche e Werner Laurenz, infatti preferiscono abbandonare il precedente V10 E41/4 con un angolo tra le bancate di 72°, potente ma molto pesante, per progettare un nuovo V10 da 90° decisamente più piccolo e leggero ma soprattutto con una potenza notevolmente superiore. Il nuovo V10 tedesco infatti è in grado di erogare 880 cv a 19.000 giri/min, ben 70 in più del precedente E41/4, risultando di gran lunga il motore più potente dell'intero schieramento.

WILLIAMS FW23, Ralf Schumacher
Melbourne, GP d'Australia 2001 

   La nuova Williams-BMW viene svelata il 27 febbraio in un evento a Silverstone dove viene anche presentato il nuovo pilota, il colombiano Juan-Pablo Montoya, che affianca il tedesco Ralf Schumacher, confermato dalla stagione precedente. Montoya è un giovane molto promettente, avendo corso e vinto il Campionato di Formula 3000 nel 1998 e poi trasferitosi in America dove al suo primo tentativo vince la IndyCar Series, conquistando anche la 500 miglia di Indianapolis. Tornando alla FW23 i tecnici Williams sviluppano la nuova monoposto concentrandosi sulla corretta implementazione dei cambiamenti di regolamento, dovendo affrontare la sfida delle nuove limitazioni aerodinamiche e dei nuovi crash-test strutturali più rigorosi.

WILLIAMS FW23, Ralf Schumacher
Kuala Lumpur, GP della Malesia 2001

   La FW23 è un'evoluzione della FW22, sviluppata e migliorata per l'installazione del nuovo motore e del nuovo cambio, sempre un sette rapporti sequenziale sviluppato dalla stessa Williams ma rinforzato in tutte le sue componenti per reggere al meglio la potenza del nuovo propulsore BMW. La parte posteriore dell'auto cambia notevolmente, con una forma più sottile e pulita oltre che avere una rastremazione delle fiancate nella parte posteriore molto marcata, accentuando la forma a collo di bottiglia. Viene anche montato un alettone più semplice, anche se cambiato ripetutamente nel corso della stagione, mentre le varie alette e deviatori di flusso posizionati davanti alle ruote posteriori cambiano notevolmente con forme più complesse e ricercate, frutto di continui studi in galleria del vento. Come detto precedentemente il cambiamento più importante è comunque il nuovo motore BMW, più piccolo e leggero del suo predecessore e che consente di progettare un nuovo telaio e rivedere la distribuzione dei pesi oltre che migliorare i flussi interni alle fiancate, grazie a collettori di scarico e masse radianti di dimensioni più piccole. Completamente nuove sono anche le sospensioni progettate per funzionare al meglio con i nuovi pneumatici Michelin. Il gommista francese infatti da questa stagione, dopo 16 anni di assenza. rientra in Formula 1 ponendo fine al monopolio Bridgestone cominciato nel 1999 con l'uscita di scena della GoodYear.

WILLIAMS FW23, Juan-Pablo Montoya
Catalunya-Barcelona, GP di Spagna 2001

   La FW23 è decisamente una buona macchina e soprattutto un riferimento assoluto sui circuiti ad alta velocità, come dimostra il suo vantaggio di 6 decimi nel giro di qualificazione sul circuito ad alta velocità di Hockenheim o i 3 decimi ottenuti a Monza, ma paga dazio sui circuiti ad alto carico dove le pecche del nuovo telaio la rendono più lenta di Ferrari e McLaren-Mercedes. La stagione è comunque buona per il team di Grove e i 4 successi, tre ottenuti da Schumacher e uno da Montoya, riportano il team inglese ai vertici della Formula 1 dopo anni di difficoltà e insuccessi. Le prestazioni del colombiano Montoya, in difficoltà ad adattarsi alle vetture di Formula 1 dopo avere corso con le lente e pesanti monoposto americane, crescono con il passare delle gare e dopo un avvio di stagione decisamente difficile con 8 ritiri nelle prime 10 gare, arriva finalmente la sua prima affermazione con la vittoria del Gran Premio d'Italia a Monza. Molto più costante è invece Ralf Schumacher, già abituato alla precedente FW22 e in grado di ottenere fin da subito buone prestazioni con la nuova FW23, grazie anche alla bontà degli pneumatici Michelin che in più occasioni si rivelano superiori ai Bridgestone, soprattutto con le alte temperature. Il tedesco conquista infatti ben 49 punti che sommati ai 31 di Montoya permettono alla Williams-BMW di conquistare il terzo posto nel Campionato Costruttori, staccata di solo 22 punti dalle McLaren-Mercedes.





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