La vincente cavalcata che le rosse di Maranello fanno nel 2001, ottenendo entrambi i titoli mondiali con largo anticipo, non toglie la fame di vittoria alla casa del Cavallino Rampante. Per la stagione 2002 il Direttore Sportivo Jean Todt conferma in toto il fantastico team di tecnici già visto all'opera sulla precedente F2001. Il Direttore Tecnico è sempre l'inglese del Lancashire Ross Brawn e il Capo Progettista è il sudafricano Rory Byrne. Gli italiani Ignazio Lunetta, Aldo Costa e Marco Fainello sono rispettivamente a capo dei settori Ricerca e Sviluppo, Design del Telaio e Dinamica del Veicolo. L'importantissimo settore aerodinamico è ancora nelle mani del greco Nikolas Tombazis e del giovane inglese James Allison, mentre l'italiano Paolo Martinelli e il franco-marocchino Gilles Simon sono ancora deputati alla progettazione e sviluppo del nuovo e potente V10 Tipo 051.
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Ferrari F2002, Michael Schumacher Suzuka, GP del Giappone 2002 |
Il nuovo motore a inizio stagione eroga circa 835 cavalli a 17.800 giri/min. In modalità da qualifica, tuttavia il motore è in grado di raggiungere i 900 cavalli a 19.000 giri/min ma per garantire durata e affidabilità, le prestazioni vengano limitate durante la gara, dove produce comunque 865 cavalli a un massimo di 18.600 giri/min. Il V10 italiano, grazie ad un baricentro particolarmente basso, garantisce un'eccellente maneggevolezza alla monoposto. Il nuovo motore 051 non è il più potente del 2002, essendo superato dal V10 BMW P81 utilizzato dal team Williams che produce 940 cavalli, ma lo 051 è più leggero, più compatto, molto efficiente nei consumi e nell'erogazione della potenza. La nuova F2002 non è solo uno sviluppo della vincente Ferrari F2001 ma un modello completamente rivoluzionario che include molte tecnologie mai viste prima.
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Ferrari F2002, Rubens Barrichello Nürburgring, GP d'Europa 2002 |
Dalla fine degli anni '90 infatti la Ferrari aveva utilizzato lo stesso concetto di base e lo stesso design del cambio e sebbene questo fosse stato utilizzato per vincere titoli piloti e costruttori dal 1999 in poi, il team tecnico si spinge oltre con una nuova versione. La nuova scatola del cambio viene realizzata in titanio ultraleggero e ad alta resistenza e senza la frizione all'interno della scatola stessa, per permettere cambi marcia ultrarapidi, riducendo anche il suo peso fino al 15% e contemporaneamente aumentandone la rigidità. Il nuovo design compatto ha consentito un grande progresso nel design dell'estrattore aumentando l'efficienza aerodinamica della vettura. Tuttavia, tale è l'entità della riprogettazione della scatola del cambio che il lavoro aerodinamico viene lasciato indietro rispetto al programma e inizialmente non garantisce gli stessi guadagni di prestazioni derivanti dalla nuova meccanica. La Ferrari preferisce quindi proseguire con lo sviluppo per altri due mesi e inizia ad utilizzare la F2002 solo a partire dal terzo round della stagione 2002, utilizzando nel frattempo il telaio della F2001 dell'anno precedente, anche se con molte modifiche aerodinamiche oltre che l'utilizzo del nuovo motore 051. Ulteriore importante novità abbinata al nuovo cambio è la sospensione posteriore, modificata in modo da renderla più compatta, con i bracci superiori ed inferiori distanziati di pochissimi centimetri per non ostacolare il flusso d'aria in uscita dal fondo, così come i punti di ancoraggio alla scocca che sono ulteriormente ravvicinati. A protezione delle sospensioni posteriori ci sono poi delle piccole paratie orizzontali, per ripararle dal calore dei gas di scarico. I tecnici della Ferrari sulla F2002 infatti uniscono lo sfogo dell'aria calda allo sfiato degli scarichi, che escono ora orizzontalmente e non più verso l'alto.
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Ferrari F2002, Michael Schumacher Montecarlo, GP di Monaco 2002 |
La nuova F2002 sembra una vettura disegnata dal vento, tanto sono morbide e arrotondate le sue forme, praticamente senza nemmeno uno spigolo. Le fiancate, rispetto alla F2001, risultano più lunghe in quanto l'abitacolo, per poter avere un serbatoio della benzina più grande, viene spostato in avanti. Le pance sono pertanto più voluminose nella parte iniziale e più basse e strette nella zona posteriore. I deviatori di flusso, posti davanti alle prese d'aria delle fiancate, risultano molto più grandi rispetto a quelli della F2001 e presentano una curva particolarmente accentuata. Il muso della F2002 è ulteriormente alzato, in quanto il flusso aerodinamico è stato ottimizzato grazie all'effetto estrattore dei gas di scarico, ma non presenta differenze sostanziali rispetto a quello della vettura precedente. Per quanto riguarda la livrea, la nuova F2002 utilizza il classico Rosso Corsa con le ali bianche, mentre un nuovo sponsor appare sulla monoposto, la compagnia telefonica Vodafone. Vengono confermati come piloti sia il campione tedesco Michael Schumacher che il brasiliano Rubens Barrichello, mentre allo storico collaudatore Luca Badoer viene affiancato il giovane brasiliano Luciano Burti. Dopo aver ottenuto un primo e un terzo posto nelle prime due gare stagionali, con la vecchia F2001 aggiornata, dal terzo Gran Premio Michael Schumacher utilizza la nuova F2002 e infila un imbarazzante, per gli avversari, serie di piazzamenti a podio. Il tedesco sale su uno dei due gradini più alti del podio in tutte la gare stagionali, 10 volte primo e 5 volte secondo, non riuscendoci solo nella seconda prova del campionato in Malesia dove si piazza comunque terzo al volante della vecchia F2001. Lo stesso Barrichello ottiene 4 vittorie, 5 secondi e 1 terzo, contribuendo enormemente alla conquista del terzo Mondiale Costruttori consecutivo per la Ferrari, ottenuto con 221 punti e cioè lo stesso punteggio di tutte le altre squadre messe insieme.
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Ferrari F2002, Rubens Barrichello Monza, GP d'Italia 2002 |
Il 2002 rimane nella storia come una stagione di dominio assoluto per un team, come successo nel 1988 con la McLaren. Le nove doppiette, di cui 5 consecutive, e i successi di Schumacher, 11 in una stagione e record per l'epoca, consentono al tedesco di ottenere il titolo addirittura a luglio nel Gran Premio di Francia, undicesima prova del campionato. La F2002 è tuttora considerata una delle monoposto più vincenti in assoluto, capace di 15 vittorie su 19 partenze, 11 pole position e 15 giri veloci. La F2002 disputerà anche le prime quattro gare della stagione 2003, tanto eccellente è stato il suo rendimento. Nel 2019 la F2002 con numero di telaio 219 è stata battuta all'asta da RM Sotheby's a Abu Dhabi per la cifra di 6.643.750 Sterline, dall'epoca la cifra più alta mai pagata per una vettura da Formula 1.
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