Per la stagione 2002 la McLaren presenta la nuova MP4/17, una monoposto progettata ancora una volta sotto la supervisione di Adrian Newey. Nonostante anche nel 2001 il successo in entrambi i Campionati abbia preso la direzione di Maranello, Ron Dennis rimane fedele al suo super team di tecnici che provvedono a progettare la nuova monoposto McLaren, facendo alcuni rimescolamenti di ruoli oltre che assumere nuovi tecnici. Oltre al già citato Adrian Newey, che mantiene il suo ruolo di Direttore Tecnico, ritroviamo ancora Neil Oatley che però ora ricopre il ruolo di Ingegnere Esecutivo, lasciando il titolo di Capo Progettista a Matthew Jeffreys che nel 2001 era a Capo del design della monoposto. Paddy Lowe, nel 2001 a capo del reparto Ricerca e Sviluppo, ora diventa Ingegnere Capo per lo sviluppo dei Sistemi, e Peter Prodromou é ancora a Capo del Settore Aerodinamico, coadiuvato dal nuovo arrivato Phil Adey. Pat Fry, dopo essere stato l'Ingegnere di pista di Coulthard per quattro stagioni, ha ora il ruolo di Ingegnere Capo per le Strategie di Gara. Spariscono dal muretto David North e David Neilson, mentre come novità c'è la promozione di Tim Goss da Ingegnere Capo per le vetture test a Ingegnere Capo per il gruppo Propulsore, rilevando il ruolo ricoperto finora da Mario Illien, impegnato nel progetto del nuovo V10 Mercedes-Benz FO110M.
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McLAREN MP-17, Kimi Räikkönen Spa-Francorchamps, GP del Belgio 2002 |
Proprio il nuovo motore tedesco è una delle novità presenti sulla nuova MP4-17. La nuova creatura di Mario Illien è sempre un V10 che però perde la sua originale architettura a 72° per passare a 90°, con l'obiettivo di ridurre il baricentro. Oltre alla nuova conformazione della V, Illien deve anche affrontare il problema di rivedere completamente la struttura interna del propulsore visto il divieto di utilizzo della lega al Berillio, usata sui precedenti motori Mercedes-Benz. Il nuovo propulsore tedesco sviluppa così una potenza di 840 cv a 18.500 giri/min, anche se qualche problema di affidabilità riscontrati al banco prove ne consigliano un utilizzo leggermente depotenziato in gara, ed è abbinato ad un cambio McLaren semiautomatico sequenziale longitudinale a sette rapporti con la scatola in fusione d'alluminio e gestito da un'elettronica TAG.
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McLAREN MP-17, Kimi Räikkönen Montecarlo, GP di Monaco 2002 |
Sulla nuova creatura di Adrian Newey si nota una decisa spinta in avanti, soprattutto dal punto di vista aerodinamico, rispetto alle vetture degli ultimi due anni. Quello che era il punto debole della vecchia MP4-16, l'efficienza anteriore, ha fatto sì che questa parte della vettura venga completamente rivista. Salta all'occhio il muso più spiovente nella parte anteriore rispetto alla vecchia vettura, simile a quello della Ferrari F2001. Ma la novità più importante è nel sottoscocca tra le ruote anteriori. Newey riprende il concetto introdotto dalla Sauber l'anno prima estremizzandolo decisamente. Ora la struttura di "chiglie" all'interno delle ruote anteriori diventa molto più complessa in quanto non esiste più un solo sostegno centrale sotto il muso della vettura. Questo consente di direzionare a piacere il flusso aerodinamico diretto verso il posteriore e il sottoscocca, pur comportando un piccolo aggravio in termini di peso. L'ostacolo principale riguarda ovviamente la rigidezza strutturale dell'insieme e per garantirla viene utilizzato un braccio di rinforzo. In questa configurazione la McLaren supera agevolmente il crash test in fase di omologazione, problema che invece affligge ancora i suoi rivali intenzionati a spingersi addirittura oltre. Il telaio completamente nuovo è sempre un monoscocca in carbonio ed alluminio honeycomb con una zavorra per raggiungere il peso regolamentare di 600 Kg. Le sospensioni anteriori sono in configurazione push-rod con gli attacchi inferiori sdoppiati ed integrati negli schermi dietro le ruote, mentre i triangoli superiori hanno il profilo alare con il braccio dello sterzo integrato.
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McLAREN MP-17, David Coulthard Catalunya-Barcelona, GP di Spagna 2002 |
Dal GP degli USA, all'anteriore, l'attacco del puntone è infulcrato direttamente sul portamozzo e non più sul triangolo inferiore conferendo la denominazione ufficiosa di MP4-17C alla monoposto di Woking. Le fiancate sono sempre molto armoniose e con forme morbide ma non hanno più i "camini" per contenere gli scarichi alti, che ora sono orizzontali e soffiano direttamente verso l'alettone posteriore. Davanti alle ruote posteriori ci sono due mini alettoni, oltre che una serie di deviatori di flusso posizionati a lato delle fiancate e sfoghi dell'aria calda integrati nelle pinne davanti alle ruote posteriori che si protraggono verticalmente fino all'asse posteriore. La livrea della nuova McLaren MP4/17 mantiene la caratteristica ed elegantissima colorazione grigio nera, sempre con lo sponsor tabaccaio West, abbinato ad altri sponsor minori quali Siemens e Mobil. Sul fronte piloti dopo il ritiro dalle competizioni del due volte Campione del Mondo Mika Häkkinen e la conferma del britannico David Coulthard, Ron Dennis guarda decisamente al futuro assicurandosi l'astro nascente Kimi Räikkönen, pilota finlandese che dopo aver corso la sua prima stagione in Formula 1 al volante di una Sauber si ritrova fin da giovanissimo al volante di una delle monoposto più prestazionali dell'intera griglia, oltre che ingaggiare la giovane promessa austriaca Alexander Wurz come terzo pilota.
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McLAREN MP-17, Kimi Räikkönen Hungaroring, GP d'Ungheria 2002 |
La mancanza di esperienza però si fa sentire e dopo un primo e sorprendente podio nella prima gara stagionale a Melbourne in Australia, il finlandese deve affrontare la dura realtà della prima stagione in un top team e subire ben 11 ritiri. Räikkönen conquista comunque il sesto posto in classifica piloti con 24 punti, ottenendo altri 3 podi tra cui il secondo posto nel Gran Premio di Francia a Magny-Cours. Va poco meglio a Coulthard che con 6 podi, tra cui la vittoria a Montecarlo, conquista il quinto posto in classifica con 41 punti. La McLaren MP4-17 non riesce ad eguagliare le prestazioni delle vetture che l'hanno preceduta e per la scuderia di Woking la stagione si rivela essere indubbiamente molto sotto le aspettative, tanto che nelle ultime sei gare stagionali non vengono portati ulteriori sviluppi e tutto il team indirizza gli sforzi sulla progettazione della futura MP4-18, monoposto che per varie vicissitudini non vedrà mai la luce. Con il terzo posto in classifica Costruttori e 65 punti all'attivo, superata oltre che dall'inarrivabile Ferrari anche dalla Williams-BMW, l'amaro in bocca per Ron Dennis è comunque mitigato dalla certezza di aver messo sotto contratto quello che rappresenterà per il successivo ventennio uno dei piloti più vincenti della storia della Formula 1, Kimi Räikkönen.
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