La storia della scuderia Jaguar Racing F1 Team in Formula 1 è durata appena cinque stagioni. Jacques Nesser, a capo della Ford dal 1999, spinto dall'intenzione di far scendere in campo una scuderia completamente Ford, nel giugno del '99 convince i dirigenti della casa automobilistica americana ad acquistare la Stewart GP, unendo l’importante presenza di Jackie Stewart al prestigio del nome Jaguar, marchio inglese acquistato dalla Ford nel 1990, e alla mitica storica livrea British Green. Dopo le prime due deludenti stagioni, nel 2002 il team inglese con base a Milton Keynes nel Buckinghamshire in Inghilterra, cerca il riscatto facendo un rimpasto di tecnici pur rimanendo all'interno delle proprie mura.
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JAGUAR R3, Eddie Irvine Hungaroring, GP d'Ungheria 2002 |
Entra così a far parte del mondo della Formula 1 Günther Steiner, messo dai dirigenti Ford a ricoprire il ruolo di Amministratore Delegato del team Jaguar. Steiner è un manager italiano, nato a Merano in Alto Adige, e attivo nel mondo dei rally dal 1986. Dopo aver ricoperto il ruolo di Direttore Sportivo in diversi team privati nel 2000 viene assunto dalla Ford come Ingegnere Direttore per il Ford World Rally Team dove, con la Focus RS WRC pilotata dai Colin McRae e Carlos Sainz, ottiene il secondo posto nel Campionato del Mondo Rally sia nel 2000 che nel 2001. Steiner va a ricoprire il ruolo che nel 2001 era di Bobby Rahal, licenziato in estate e sostituito da Niki Lauda, mentre il tre volte Campione del Mondo austriaco rimane a capo della Premier Performance Division, col compito di valutare attentamente il lavoro di tutto il gruppo Ford nel motorsport e di coordinare le attività di Jaguar Racing, Cosworth e Pi Research. Ad un altro dirigente interno alla Ford, John Allison, viene affidata la responsabilità degli aspetti commerciali e amministrativi dell'attività puntando il focus su budget e prestazioni del team che vengono sottoposti a un esame più attento, dopo che il CEO della Ford Jacques Nasser si ritira a fine 2001 sostituito da William Clay Ford Jr. Sebbene Nasser fosse un entusiasta sostenitore del programma Formula 1, il più pragmatico e parsimonioso Ford Jr. si chiede il perché dei tanti soldi spesi dall'azienda per un team che non porta il nome Ford e che oltretutto non ottiene risultati. Infatti anche il manager tedesco Wolfgang Reitzle, supervisore del marchio Jaguar, oltre che Volvo e Land Rover, come parte di una più ampia riorganizzazione aziendale viene esautorato dal suo incarico e dopo aver rifiutato l'offerta di assumere un ruolo rimodellato che non include gli sport motoristici, preferisce lasciare la Ford.
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JAGUAR R3, Eddie Irvine Montecarlo, GP di Monaco 2002 |
Con queste premesse il team Jaguar non può certo affrontare l'imminente stagione 2002 con serenità e soprattutto con le forze necessarie per fare un salto di competitività e di prestazioni. Da un semplice restyling della precedente R2, nasce così la nuova Jaguar R3, progettata ancora dal medesimo staff di tecnici già presenti in squadra nella precedente stagione. Il Direttore Tecnico Steve Nichols però, una volta svolti i test pre stagionali sui circuiti di Catalunya-Barcelona e Ricardo Tormo a Valencia, visti gli scarsi risultati preferisce lasciare il suo incarico abbandonando definitivamente la Formula 1. Il suo posto viene rimpiazzato da Mark Gillan, ennesimo uomo Ford ma con nessuna esperienza di Formula 1. Il Capo Progettista della nuova R3 è ancora l'Ingegnere John Russell, così come Mark Handford ricopre ancora il ruolo di Responsabile Aerodinamico.
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JAGUAR R3, Pedro de la Rosa Montréal, GP del Canada 2002 |
Le forme della nuova R3 non si discostano molto dalla precedente monoposto Jaguar, se non per il musetto leggermente più spiovente e i nuovi piloni di sostegno dell'ala anteriore, con un disegno leggermente più arcuato. Il resto della monoposto ricalca fedelmente le forme, piuttosto classiche e senza fronzoli, della R2 del 2001. Anche la meccanica rimane invariata, così come il gruppo trasmissione e il cambio, mentre il V10 Cosworth che spinge la vettura viene aggiornato alla specifica CR-4. Nonostante gli aggiornamenti però il propulsore Cosworth rimane uno dei meno potenti in griglia, con solo 805 cv sviluppati a 17.500 giri/min. Proprio motore e trasmissione sono i principali indiziati per la scarsissima affidabilità della R3, obbligata ad abbandonare anticipatamente le gare per guasti meccanici in ben 19 occasioni su 34 partenze. La R3 viene presentata al pubblico il 4 gennaio alla presenza dei due confermati piloti già presenti in squadra nel finale di stagione 2001, il nordirlandese Eddie Irvine e lo spagnolo Pedro de la Rosa, e dei piloti test-drivers, il tedesco André Lotterer e l'australiano James Courtney. Nonostante un inizio di stagione confortante, con il quarto posto di Irvine e l'ottavo di De la Rosa nel primo Gran Premio stagionale in Australia, il resto della stagione si rivela essere un vero e proprio calvario. Dopo una serie di ritiri e piazzamenti a fondo classifica, gli ingegneri Jaguar ammettono gli sbagli fatti in galleria del vento in fase di progettazione della nuova monoposto, causati da banali errori di calcolo.
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JAGUAR R3, Eddie Irvine Kuala Lumpur, GP della Malesia 2002 |
La mancanza di budget e il poco interesse per le corse manifestato dai dirigenti Ford, non permettono di raddrizzare il tiro e i risultati rimangono molto deludenti, nonostante alcune modifiche fatte alla R3 che viene aggiornata alla versione B da metà stagione in poi. Il solo Irvine è capace di ottenere ancora qualche punto sul finale del campionato, con il sesto posto ottenuto a Spa-Francorchamps e il sorprendente terzo di Monza, unico podio della breve storia Jaguar in Formula 1 insieme a quello di Montecarlo 2001 ottenuto sempre da Irvine. La stagione 2002 si chiude mestamente con solo 8 punti e il settimo posto in Classifica Costruttori. A stagione conclusa, la dirigenza Ford spoglia Lauda del ruolo di team principal e licenzia oltre 60 dipendenti, sebbene all'austriaco venga chiesto di rimanere con un semplice ruolo consultivo, visto il contratto in in essere. Lauda sceglie però di lasciare l'azienda venendo pagato dalla Ford per non assumere ulteriori ruoli in altre scuderie nella stagione 2003.
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