Il 2003 per la scuderia di Woking, sempre guidata da Ron Dennis, comincia in modo a dir poco travagliato. Già con la MP4/17 del 2002, Adrian Newey aveva dato sfogo al suo genio realizzando una monoposto che rappresentava un deciso passo in avanti dal punto di vista aerodinamico rispetto alle precedenti monoposto McLaren-Mercedes. Il tecnico inglese aveva infatti aveva ripreso il concetto della struttura di chiglie sotto il musetto della vettura, introdotto dalla Sauber l'anno prima, estremizzandolo decisamente con il vantaggio di direzionare a piacere il flusso aerodinamico diretto verso il posteriore e il sottoscocca. La ricerca della perfezione, tipica di Newey, e lo spingersi oltre elaborando soluzioni sempre più estreme lo portano a progettare per il nuovo anno la nuova MP4/18, una monoposto decisamente “estrema”. Ron Dennis decide così di creare due gruppi di progetto, uno guidato da Neil Oatley e incaricato di sviluppare ulteriormente la vettura del 2002 realizzando la McLaren MP4/17D, da utilizzare ad inizio stagione, e l'altro guidato da Newey con l'incarico di progettare ed evolvere al meglio il nuovo progetto MP4/18.
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McLAREN MP4-17D, Kimi Räikkönen Kuala Lumpur, GP della Malesia 2003 |
Il resto dello staff di tecnici rimane invariato, con il solo cambio del ruolo di Capo Progettista che passa da Matthew Jeffreys, in McLaren dal 1991, al nuovo arrivato Mike Coughlan, esperto specialista nel sistema a doppia chiglia sviluppato durante la sua permanenza nell'ormai liquidato team Arrows. Paddy Lowe è ancora l'Ingegnere Capo per lo Sviluppo dei Sistemi, Pat Fry è ancora addetto alle strategie di gara, mentre per il sempre più importante settore aerodinamico troviamo ancora il greco-cipriota Peter Prodromou sempre coadiuvato da Phil Adey, arrivato in McLaren a fine 2001. Anche per quanto riguarda il motore i ruoli rimangono invariati con il progettista del potente V10 tedesco, Mario Illien, sempre incaricato del progetto del nuovo V10 a 90° Ilmor-Mercedes FO110P, che deve garantire maggiore leggerezza e affidabilità del precedente FO110M, utilizzato nel 2002 e causa di non pochi problemi di affidabilità. Anche Tim Goss rimane nel suo ruolo di Ingegnere Capo per il gruppo Propulsore, con il compito di seguire lo sviluppo dello stesso direttamente sui campi di gara.
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McLAREN MP4-17D, David Coulthard Imola, GP di San Marino 2003 |
Durante la pausa invernale la FIA ha modificato i regolamenti sportivi per il 2003 con un nuovo format per le qualificazioni, l'introduzione di maggiori limitazioni soprattutto inerenti all'utilizzo dello stesso propulsore per tutto il weekend di gara, l'introduzione del parco chiuso tra le qualifiche e la gara e la limitazione dei test pre campionato in cambio di due ore da effettuare il venerdì mattina prima della gara con il terzo pilota. La McLaren a inizio campionato, utilizza la MP4/17D con pochissime differenze rispetto alla versione C che aveva concluso la stagione precedente e quindi preferisce usufruire di questa nuova normativa con lo scopo di sviluppare continuamente la monoposto in attesa dell'arrivo della nuova MP4/18. L'inizio campionato, nonostante la vecchia monoposto, è inaspettatamente positivo per il team di Ron Dennis, con i due piloti confermati dalla precedente stagione, il britannico David Coulthard e il finlandese Kimi Räikkönen, capaci di cogliere due successi in Australia con Coulthard, alla sua ultima vittoria in Formula 1, e in Malesia con Räikkönen. Il finlandese addirittura nelle prime sette gare del campionato, a parte il ritiro in Spagna, sale sempre sul podio e si candida come serio pretendente al titolo combattendo alla pari con il quattro volte Campione del Mondo in carica Michael Schumacher. Purtroppo per lui le energie spese dal team di Woking per la progettazione e lo sviluppo della futura MP4/18, distraggono i tecnici dallo sviluppo della buona MP4/17D, limitandone così le prestazioni nella fase centrale della stagione, nonostante il pilota finlandese arrivi poi a giocarsi il titolo all'ultima gara in Giappone.
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McLAREN MP4-18, Alexander Wurz Silverstone, test privati settembre 2003 |
Newey infatti non mette praticamente mano allo sviluppo della MP4/17D, ma lavora per tutta la stagione alla progettazione della nuova MP4/18. Il design particolarmente innovativo della nuova monoposto incorpora numerose idee ancora acerbe per il tempo ma che sarebbero poi utilizzate anni dopo, come il diffusore posteriore “soffiato” che contiene gli scarichi motore, utilizzato per la prima volta sulla Red Bull RB7 del 2011. I problemi della MP4/18 ruotano principalmente attorno al raffreddamento di motore e cambio. Infatti, oltre al progetto della nuova doppia chiglia e del musetto completamente rivisto con una forma particolarmente appuntita e bassa ma con un'ala dalle forme molto sinuose, le attenzioni di Newey ricadono quasi tutte al posteriore con una rastremazione particolarmente accentuata delle fiancate. Questa nuova conformazione è ottenuta proprio grazie allo spostamento degli scarichi che ora soffiano direttamente nel diffusore posteriore, ma per contro viene completamente sacrificato il sistema di raffreddamento del motore, oltre che le strutture deformabili per gli impatti laterali. Il nuovo telaio infatti non passa i crash test laterali, costringendo gli uomini McLaren ad un continuo rifacimento dello stesso, con conseguente perdita di tempo. I tecnici Mercedes da parte loro cercano in tutti i modi di soddisfare le esigenze di Newey ma il pochissimo spazio a disposizione per i radiatori complica di molto il loro lavoro. In più di un'occasione il pilota austriaco Alexander Wurz, deputato ad effettuare lo sviluppo della nuova monoposto, è costretto a rientrare ai box dopo poche centinaia di km con il retrotreno in fiamme o con la delaminazione delle strutture in carbonio, dovute al troppo calore. Il nuovo V10 tedesco, in grado di arrivare fino a 890 cv, ha una struttura rinnovata con un baricentro più basso ed è abbinato ad un nuovo cambio realizzato in fibra di carbonio e titanio. La posizione di fissaggio sul telaio del nuovo gruppo motore/trasmissione voluta da Newey, viene criticata dai meccanici McLaren che in più di un'occasione, durante lo smontaggio, arrivano alla rottura delle strutture di fissaggio al telaio, indebolite dal troppo calore.
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McLAREN MP4-18, Alexander Wurz Paul-Ricard, test privati maggio 2003 |
Fino a metà stagione inoltrata tutti questi problemi non vengono risolti e, nonostante Dennis dichiara pubblicamente di preferire una vettura veloce ad una affidabile ma più lenta, la MP4/18 non viene mai portata in pista e la stagione viene chiusa con la MP4/17D, anche se al suo mancato sviluppo è forse da imputare la sconfitta nel mondiale piloti, chiuso da Räikkönen con 92 punti, solo 2 in meno del Campione del Mondo Michael Schumacher. La McLaren-Mercedes ottiene invece il terzo posto in classifica costruttori, superata di solo due punti dalla Williams-BMW, ma con la speranza di avere tra le mani un'arma vincente per la stagione 2004.
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