MINARDI PS02 Asiatech AT02 (Peugeot)

   Il secondo anno di Paul Stoddart alla guida della piccola scuderia italiana Minardi dovrebbe rappresentare il vero inizio del nuovo corso idealizzato dal manager australiano, nonché presidente e Amministratore delegato della compagnia aerea European Aviation. Nel 2001 infatti il suo ingresso in Minardi era avvenuto solo sei settimane prima dell'inizio del Campionato, tempo strettissimo per poter pianificare una stagione e il progetto di una monoposto completamente nuova, obbligando così Stoddard ad accontentarsi del “pacchetto” telaio/motore già in essere. Per il 2002 però le cose cambiano sensibilmente e, nonostante la solita carenza di budget che da anni caratterizza la scuderia italiana di Faenza, cittadina romagnola della provincia di Ravenna, i piani per la nuova stagione possono essere messi sul tavolo con largo anticipo. Infatti lo staff di tecnici con il compito di progettare la nuova Minardi PS02 cambia sensibilmente.

MINARDI PS02, Mark Webber
Suzuka, GP del Giappone 2002

   Con la partenza di Brunner in direzione Toyota, il ruolo di Direttore Tecnico è ora nelle mani di Gabriele Tredozi, Ingegnere italiano in Minardi fin dal 1988, mentre il ruolo di Capo Progettista rimane del solo George Ryton, Ingegnere inglese con una lunga esperienza in Formula 1 maturata con ingegneri del calibro di Reynard, Barnard e Postlethwaite, oltre che aver lavorato per diversi team tra i quali Tyrrell, Benetton, Ferrari e Ligier. Un'importante novità arriva invece dal settore aerodinamico, dove dal 2002 troviamo come Capo Aerodinamico Loïc Bigois, Ingegnere francese da oltre un decennio autore delle monoposto Ligier e in arrivo dalla ormai defunta Prost Grand Prix. La nuova PS02 trae vantaggio dalla vasta esperienza del capo aerodinamico francese e del suo staff tecnico, oltre al tempo considerevole trascorso nelle gallerie del vento a Casumaro, in Italia, e a Southampton, in Inghilterra. Rispetto all'auto del 2001 che aveva avuto uno sviluppo praticamente nullo in galleria del vento, la Minardi PS02 presenta una sezione anteriore più rialzata anche se il musetto mantiene una forma piuttosto squadrata, così come l'alettone che è composto praticamente da tre sezioni rettilinee e sostenuto nella sezione centrale da due piloni leggermente arcuati. Il cofano motore è rimodellato ed esteso, oltre che avere una presa d'aria di forma rotonda e non più triangolare. Le fiancate sono più alte con prese d'aria di forma più rettangolare, mentre tutta la carrozzeria posteriore ha forme più morbide. Tutto nuovo è anche il fondo vettura, ottimizzato per funzionare al meglio con il maggior flusso d'aria consentito dalla forma più alta del musetto e con il nuovo estrattore posteriore.

MINARDI PS02, Alex Yoong
Monza, GP d'Italia 2002

   Nuova è anche la meccanica, per la prima volta a firma esclusiva di Tredozi, con il telaio monoscocca in fibra di carbonio che, oltre al musetto rialzato, ha ora sospensioni anteriori completamente nuove che ritornano al più classico schema push-rod al posto del pull-rod utilizzato sulla PS01. Il passo viene incrementato di ben 74 mm per consentire l'alloggiamento del nuovo cambio in fusione di titanio, ma soprattutto in funzione delle maggiore capacità del serbatoio, incrementata di oltre 20 litri. L'allungamento del passo è reso necessario anche dalla necessità di spostare in avanti l'asse anteriore in modo da allontanare maggiormente dalle fiancate le turbolenze originate dalle ruote anteriori. La distribuzione dei pesi viene così rivista e spostata in avanti con una concentrazione di oltre il 45% sull'asse anteriore e la possibilità di gestire una zavorra di 50 kg. Molto diversa è anche la disposizione dei radiatori all'interno delle fiancate, con l'abbandono della posizione sdraiata voluta da Brunner in favore di una più tradizionale, con i gruppi radianti più inclinati e simmetrici, vale a dire con un radiatore dell'acqua e uno dell'olio in entrambe le fiancate.

MINARDI PS02, Anthony Davidson
Hungaroring, GP d'Ungheria 2002

   Con più tempo a disposizione, Stoddart riesce a chiudere un accordo per la fornitura del V10 AT02 con la Asiatech, una società fondata nel 2000 da capitale privato giapponese sotto la guida di John Gano ed Enrique Scalabroni che acquistarono le attività del programma Peugeot Formula One alla fine della stagione 2000 per sviluppare i V10 francesi. Il nuovo motore rappresenta certamente un salto in avanti rispetto al vecchio Ford Zetec-R 3.0 da 735 cv utilizzato nel 2001, mentre il nuovo V10 franco-asiatico è in grado di sviluppare 800 cv a 17.500 giri/min, anche se peso e affidabilità non sono proprio il suo punto di forza. Nonostante il peso elevato, comunque minore del vecchio Ford, l'unità ex Peugeot ha dimensioni sensibilmente più compatte, rendendo più facile per i progettisti del team sistemare tutti gli accessori necessari attorno al motore, oltre che esser più efficiente in termini di requisiti di raffreddamento, riducendo così le dimensioni delle masse radianti. Per quanto riguarda i piloti, oltre al confermato pilota malese Alex Yoong, già alla guida delle monoposto faentine nelle ultime tre gare del 2001 e voluto come pilota titolare dagli sponsor malesi Go-KL e Magnum, dopo la partenza di Alonso, Minardi ingaggia l'ennesimo giovane di talento, l'australiano Mark Webber. Dopo il primo shakedown avvenuto in gennaio sul circuito di Imola, circuito “di casa” per la Minardi, la presentazione al pubblico e alla stampa avviene un mese più tardo in Malesia, alla presenza di tutta la dirigenza oltre che dei piloti titolari e dei collaudatori Tarso Marques e Matteo Bobbi.

MINARDI PS02, Mark Webber
Catalunya-Barcelona, GP di Spagna 2002

   Le speranze riposte nella nuova PS02 vengono immediatamente ripagate in occasione della prima gara stagionale in Australia dove Webber, idolo di casa, ottiene un incredibile quinto posto, primi punti ottenuti da una vettura Minardi dopo quelli conquistati da Marc Gené nel Gran Premio d'Europa del 1999. Nonostante il buon potenziale messo in mostra dalla PS02, il resto del campionato prosegue con Webber sempre in grado di competere per le posizioni di centro gruppo ma mai per la zona punti, mentre Yoong dimostra tutta le sue scarse doti mancando addirittura in tre occasioni l'accesso in griglia per avere ottenuto tempi superiori al 107% della pole. Verso il finale di stagione Giancarlo Minardi appieda temporaneamente il pilota malese, chiamando a sostituirlo il collaudatore della BAR, Anthony Davidson. Anche il pilota inglese non va oltre a due mesti ritiri e così per il finale di stagione Yoong torna al volante della PS02. Nonostante che a fine stagione Paul Stoddart deve nuovamente affrontare problemi finanziari, si vocifera di una possibile vendita della sua compagnia aerea e di un contenzioso nei confronti degli sponsor malesi per oltre 200.000$, la stagione 2002 per la scuderia Minardi si chiude con un incoraggiante 9° posto in classifica costruttori, davanti alla ormai cessata Arrows ma anche alla Toyota, economicamente molto più dotata della piccola scuderia italiana. 





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