Fin dall'inizio della sua storia il nome Renault è stato sinonimo di successi nelle corse. Dopo aver fondato la loro azienda di automobili infatti i fratelli Renault decidono fin da subito di partecipare alle competizioni motoristiche dalle quali ne possono trarre vantaggi commerciali. Dopo la morte in un incidente di gara di Marcel, uno dei fratelli Renault, Luis e Fernand preferiscono abbandonare lo sport, ma la tradizione sportiva della casa francese cresce con il passare degli anni. La sua presenza in Formula 1 dal '77 all'85 con l'innovativo V6 turbo ha fatto storia, così come la fornitura dei V10 alle Williams e alle Benetton negli anni '90 che portano alla conquista di 14 titoli mondiali tra piloti e costruttori. Dopo aver lasciato la Formula 1 nel 1997, in Renault non si è mai sopita la voglia di un ritorno in grande stile e nel 2001 il marchio francese rileva le quote societarie della nobile decaduta Benetton, che chiude definitivamente i battenti a fine stagione dopo 17 anni culminati con la conquista di 2 mondiali piloti e 1 costruttori, tutti vinti con Michael Schumacher alla guida tra il '94 e il '95.
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RENAULT R202, Jarno Trulli Catalunya-Barcelona, GP di Spagna 2002 |
La Renault rientra così ufficialmente in Formula 1 con la chiara ambizione, a lungo termine, di vincere il Campionato del Mondo con una vettura completamente fatta in casa dal telaio al motore, come dichiarato dal CEO di Renault F1, Patrick Faure. Vengono confermati dalla stagione precedente Flavio Briatore come Direttore Sportivo e Mike Gascoyne come Direttore Tecnico, mentre una folta schiera di nuovi Ingegneri viene assunta per porre le basi di una scuderia vincente. Alla corte di Briatore arrivano così Bob Bell, che dopo il decennio in McLaren ai tempi di Prost e Senna ha trascorso le ultime tre stagioni in Jordan, per ricoprire ora il ruolo di Vice Direttore Tecnico in Renault, e Tim Densham come Capo Progettista. Come Bell, anche Mark Smith e John Iley arrivano dalla Jordan e sotto Briatore ricoprono il ruolo di Responsabile del Progetto della monoposto il primo e Responsabile dell'Aerodinamica il secondo. Tad Czapski Una figura già nota alla scuderia Benetton, dove ha ricoperto il ruolo di ingegnere elettronico ai tempi dei due titoli mondiali di Schumacher, viene richiamato da Briatore a capo del settore Ricerca e Sviluppo.
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RENAULT R202, Jenson Button Catalunya-Barcelona, GP di Spagna 2002 |
La nuova Renault R202 viene presentata il 27 gennaio 2002 presso la sede Renault di Viry-Châtillon, nei pressi di Parigi, e nonostante lo slogan 100% Renault si preferisce proseguire con la precedente numerazione data dalla Benetton sostituendo solo la lettera B con la R (da B201 a R202). La prima monoposto completamente Renault è comunque una semplice evoluzione della Benetton B201, anche se la nuova R202 è basata sugli studi in galleria del vento e su prove in pista durante la stagione 2001 fatti sulla B201. Mike Gascoyne sottolinea come durante il campionato 2001 sono stati fatti notevoli progressi aerodinamici e di affidabilità meccanica della monoposto, culminati con un sensibile miglioramento nelle prestazioni verso il finale di stagione. Tutti gli aggiornamenti e le evoluzioni vengono trasferiti sulla nuova R202 che oltretutto usufruisce del nuovo V10 RS22, caratterizzato da un esclusivo angolo tra le bancate dei cilindri molto aperto di 111°, in grado di garantire un baricentro particolarmente basso a discapito però di temperature più elevate sotto il cofano motore. Il nuovo V10 francese è progettato da Jean-Jacques His, storico motorista della casa della losanga, e da Bernard Dudot che, con il ruolo di Direttore Tecnico del Motore, segue sul campo lo sviluppo del propulsore che a inizio stagione è in grado di erogare circa 800 cv, 20 in più del suo predecessore RS21. Una volta risolti i problemi di raffreddamento con il nuovo sistema di radiatori montato sulla R202, il V10 francese viene spinto fino a 825 cv a 17.500 giri/min, in grado quindi di reggere la concorrenza dei V10 Ferrari e Mercedes ma ancora lontano dai 940 cv sprigionati dal V10 BMW che però si rivela più pesante e meno affidabile.
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RENAULT R202, Jarno Trulli Montréal, GP del Canada 2002 |
Abbinato al nuovo motore c'è ancora il cambio a 6 rapporti longitudinale semiautomatico già visto sulla B201, con la sola novità della scatola in titanio, quindi più rigida e leggera. Il nuovo telaio monoscocca in composito a nido d'ape in fibra di carbonio e alluminio stampato è progettato e realizzato direttamente dalla Renault, ottimizzando la rigidità e il peso. Le sospensioni anteriori hanno bracci trasversali superiori e inferiori in fibra di carbonio che azionano un bilanciere in titanio interno tramite un sistema di aste di spinta, collegato alla barra di torsione e al singolo ammortizzatore, mentre al posteriore viene utilizzato lo stesso schema ma con barre di torsioni e ammortizzatori montati verticalmente e fissati alla scatola del cambio. Per accentuare la scelta del “tutto fatto in casa” anche l'elettronica che gestisce la monoposto è realizzata e sviluppata direttamente da un apposito reparto interno di Renault F1, mentre per lubrificanti, carburante e pneumatici la scuderia transalpina si avvale dei fornitori francesi Elf e Michelin. Le forme della nuova R202 rimangono del tutto identiche alla precedente B201, anche se l'ala anteriore viene modificata ed assume la classica forma a cucchiaio già vista su diverse vetture, Ferrari in primis, sostenuta da due piloni verticali con forma più morbide rispetto a quelle ad ali di gabbiano viste nel 2001. Pur mantenendo lo sponsor Mild-Seven i colori della carrozzeria cambiano notevolmente con il classico giallo Renault a farla da padrone, colorando praticamente tutta la scocca, i barge boards e arrivando fino al cofano motore, mentre musetto, fiancate e parte alta del cofano mantengono l'azzurro dello sponsor tabaccaio.
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RENAULT R202, Jenson Button Montecarlo, GP di Monaco 2002 |
Sul fronte piloti viene confermato l'inglese Jenson Button e dalla Jordan arriva l'italiano Jarno Trulli. Come terzo pilota viene ingaggiato la promessa spagnola Fernando Alonso, che dopo un anno di apprendistato in Minardi ritorna alla corte di Briatore, suo manager. La R202 si dimostra essere una buona monoposto e il quarto posto in classifica, dichiarato come obbiettivo da Patrick Faure nel giorno della presentazione del team, a fine stagione diventa una realtà. Nelle prime quattro gare Button riesce ad arrivare a punti in tre occasioni, per poi ripetersi altre quattro volte durante l'anno. Anche Trulli centra per quattro volte la zona punti ma è vittima di parecchi ritiri, molti dei quali dovuti alla ancora scarsa affidabilità del V10 transalpino. I 23 punti in classifica e il quarto posto in campionato fanno comunque contenta la dirigenza Renault, impegnata in un progetto di ritorno ai vertici della Formula 1.
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