Nel 2002, primo anno del ritorno ufficiale del marchio Renault in Formula 1 come costruttore, le parole spese a inizio stagione dal CEO di Renault F1 all'epoca, Patrick Faure, si rivelano profetiche con la conquista a fine campionato del quarto posto nella Classifica Costruttori. La squadra gestita dal Team Principal Flavio Briatore è stata sapientemente costruita dal manager italiano, profondo conoscitore del mondo della Formula 1, fin dal 2001 quando ancora il team gareggiava con licenza italiana con il nome di Benetton Formula.
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RENAULT R23, Fernando Alonso Melbourne, GP d'Australia 2003 |
Il Direttore Tecnico incaricato del progetto della nuova Renault R23 è sempre il britannico Mike Gascoyne, apprezzato progettista attivo nella massima serie fin dal 1989, così come Pat Symonds, presente in squadra fin dai suoi esordi in Formula 1 nei primi anni '80 quando ancora il team si chiamava Toleman, che ricopre sempre il ruolo di Ingegnere Esecutivo. Il nord irlandese Bob Bell e gli inglesi Mark Smith e John Iley, tutti reclutati nel 2001 da Briatore e arrivati dalla Jordan Grand Prix, hanno nel 2003 l'incarico di Vice Direttore Tecnico il primo, Responsabile del Progetto il secondo e Capo Aerodinamico il terzo, medesimi ruoli già ricoperti nella stagione 2002. Anche il britannico Tim Densham è ancora il Progettista Capo della nuova monoposto, così come Tad Czapski, Ingegnere inglese già in Benetton e richiamato sempre da Briatore in Renault dopo una breve parentesi passata in Ferrari al fianco di Schumacher, ricopre anche nel 2003 il ruolo di addetto alla Ricerca e Sviluppo, mentre il connazionale John Iley è sempre a capo del settore aerodinamico. Lo staff di tecnici, tutti britannici, è completato dal francese Bernard Dudot che, come voluto dalla stessa Renault, segue sul campo lo sviluppo del potente propulsore V10 RS23. Proprio il V10 francese è una delle caratteristiche più particolari della nuova R23. Progettato da Jean-Jacques His, storico motorista della casa della losanga, e dallo stesso Dudot, si caratterizza per una V molto aperta di circa 111°, a differenza dei classici 90 o 72 usati dalla concorrenza. La V aperta consente un sensibile abbassamento del baricentro a discapito però di temperature più elevate sotto il cofano motore, di un maggior peso e soprattutto di una non ottimale aerodinamica posteriore per il maggiore ingombro laterale delle bancate. Infatti, nonostante la notevole potenza di 850 cv a 17.800 giri/min, durante la stagione 2003 il motore cede in gara per ben 6 volte, convincendo His e Dudot a tornare sui propri passi per progettare un V10 ex novo con un più classico angolo di 72° per la stagione 2004.
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RENAULT R23, Jarno Trulli Catalunya-Barcelona, GP di Spagna 2003 |
Come sulla precedente vettura tutti i componenti vengono realizzati direttamente in casa dalla Renault, a partire dal telaio monoscocca con sospensioni push-rod realizzate in fibra di carbonio e titanio, per arrivare fino al nuovo gruppo trasmissione con un cambio longitudinale semiautomatico con solo sei rapporti ma realizzato in titanio e carbonio. Sempre nella sede di Enstone, nel West Oxfordshire in Inghilterra, dal team Renault F1 viene sviluppata anche l'elettronica per la gestione del telaio e degli elementi di controllo del software come il cambio e i collegamenti del sistema di gestione del motore. Insomma una monoposto completamente realizzata in casa, nonostante che il motore venga effettivamente assemblato e gestito dalla sede francese di Viry-Châtillon, nei pressi di Parigi. L'aspetto estetico e la livrea rimangono praticamente invariati rispetto all'ultima versione della precedente R202 vista in pista nelle ultime gare del 2002, con il giallo Renault e l'azzurro dello sponsor Mild-Seven a farla da padroni. La presentazione della nuova R23 avviene in due fasi: inizialmente a Lucerna, in Svizzera, come voluto dallo sponsor tabaccaio impossibilitato ad esporre il proprio marchio in Francia per le normative transalpine che vietano la pubblicità dei tabacchi, e successivamente sul circuito Paul Ricard di Le Castellet come voluto dalla stessa Renault. Per ribadire ulteriormente il definitivo distacco dal precedente team Benetton Formula, anche il nome della nuova monoposto cambia, passando dal precedente R202 all'attuale R23, dove la sigla R sta sempre a significare Renault e il numero successivo l'anno di appartenenza del progetto.
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RENAULT R23, Fernando Alonso A1 Ring, GP d'Austria 2003 |
I piloti per il 2003 sono il confermato italiano Jarno Trulli e l'emergente promessa spagnola Fernando Alonso che, dopo aver corso nel 2001 al volante di una Minardi e passato il 2002 in Renault come riserva dei titolari Button e Trulli, finalmente trova posto in squadra come pilota titolare. Il ruolo di terzo pilota viene affidato all'inglese Allan McNish, in uscita dal progetto Toyota e fortemente voluto da Briatore per le sue capacità di collaudatore. La nuova R23 è indubbiamente una buona vettura, penalizzata forse da scelte conservative e da un motore non proprio all'altezza della concorrenza soprattutto nel rapporto peso/potenza. La scelta di Briatore di lasciare partire l'ottimo Button in direzione BAR per fare spazio al suo assistito Alonso, si rivela invece azzeccata e paga immediatamente, con lo spagnolo protagonista fin da subito. In Australia entrambi i piloti vanno a punti, con Trulli quinto e Alonso settimo. Grazie al nuovo regolamento sportivo che prevede l'assegnazione dei punti fino all'ottavo classificato infatti lo spagnolo ottiene i primi punti iridati della sua lunghissima carriera. Nella gara successiva in Malesia, Alonso ottiene la pole position diventando all'epoca il pilota più giovane, oltre che il primo spagnolo, a conquistare una pole in Formula 1. In gara poi Alonso conquista il suo primo podio arrivando terzo, mentre Trulli è ancora quinto. Anche in Brasile Alonso sale sul gradino più basso del podio e, dopo un sesto posto a Imola, arriva addirittura un secondo posto a casa sua, in Spagna sul circuito di Barcellona tra il tripudio del pubblico spagnolo. Mentre le prestazioni di Trulli rimangono piuttosto anonime, Alonso prosegue il suo cammino sempre a ridosso delle più quotate Ferrari, McLaren-Mercedes e Williams-BMW, ottenendo ancora un quinto posto a Montecarlo e successivamente due quarti in Canada e al Nürburgring.
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RENAULT R23, Jarno Trulli Montecarlo, GP di Monaco 2003 |
Dopo un doppio ritiro nel Gran Premio di Francia, gara di casa per la Renault, il team francese decide di apportare alcuni importanti aggiornamenti aerodinamici alla monoposto e dalla successiva gara in Gran Bretagna debutta la versione “B” della R23. Con gli aggiornamenti la monoposto francese diventa ancora più prestazionale e consente ad entrambi i piloti di chiudere la stagione con buoni risultati. Trulli ottiene nelle ultime sei gare un podio basso e altri quattro piazzamenti a punti, Alonso da parte sua perde leggermente lo smalto di inizio stagione, vittima di tre ritiri in sei gare, ma ottiene anche la sua prima vittoria in carriera nel Gran Premio di Ungheria. Quella di Alonso viene ricordata per essere il primo spagnolo a vincere in Formula 1, oltre che il pilota più giovane per l'epoca, e la prima vittoria Renault dopo quella nel Gran Premio d'Austria del 1983. A fine stagione la Renault, con 88 punti conquistati, conferma il quarto posto già ottenuto nel 2002 ma diventa a tutti gli effetti una squadra in grado di vincere, soprattutto con l'astro nascente Fernando Alonso.
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