Il primo anno di Formula 1 per la Toyota, gestita dal team europeo con sede operativa a Colonia in Germania nelle strutture del Toyota Motorsports GmbH (TMG), si è chiuso con il raggiungimento dell'obiettivo posto dal Team Principal, lo svedese Ove Andersson, che ad inizio stagione aveva programmato il 2002 come anno di apprendistato, utile per fare esperienza e soprattutto ottenere rispetto nel paddock dalle altre scuderie. La Toyota è solita fare ingenti investimenti in ogni progetto in cui è coinvolta, al fine di raggiungere in breve tempo ottimi risultati e, dopo l'apprendistato fatto nel 2002, con l'inizio del nuovo campionato ovviamente l'asticella va alzata. Per la TF103 vengono stanziati circa 350 milioni di euro e l'obiettivo diventa quello di competere costantemente per le posizioni di vertice o quantomeno importanti.
TOYOTA TF103, Olivier Panis
Suzuka, GP del Giappone 2003
Vengono così apportati alcuni cambiamenti strutturali al team di TMG, una prassi comune in Formula 1 nel periodo invernale, allo scopo di aumentare l'efficienza generale delle operazioni del team come parte della filosofia aziendale Toyota di miglioramento continuo. Per confermare il maggiore coinvolgimento della casa madre nipponica, Tsutomu Tomita assume il ruolo di presidente della TMG e Ove Andersson viene promosso a vicepresidente come assistente del signor Tomita, oltre che rappresentante a tempo pieno del team Panasonic Toyota Racing. Durante la stagione però Andersson verrà sostituito dall'inglese John Howett, preferito da Tomita e scelto per sostituire lo svedese. Keizo Takahashi, che nel 2002 aveva il compito di organizzare il lavoro tra la sede giapponese e quella europea della casa madre Toyota, assume il ruolo di Direttore Tecnico con il compito di coordinare il team di progettazione che è composto dal Capo Progettista Gustav Brunner e dall'Ingegnere Aeronautico francese René Hilhorst come responsabile dell'aerodinamica della monoposto. Prende così forma la nuova Toyota TF103, la prima monoposto Toyota progettata interamente da Brunner.
TOYOTA TF103, Cristiano da Matta
Melbuorne, GP d'Australia 2003
Il tecnico austriaco preferisce comunque un progetto piuttosto conservativo, per ammissione del team ovvia evoluzione della TF102 della scorsa stagione, piuttosto che uno innovativo o radicale. Il principale problema della precedente vettura era il peso, oltre che l'aerodinamica, e in questa ottica la nuova TF103 nasce più leggera, con circa 90 kg di meno tra telaio e motore, e con una aerodinamica che si ispira a quella della vincente Ferrari F2002. In effetti se non fosse per la classica livrea biancorossa della Toyota con lo sponsor Panasonic su fiancate e alettoni, la nuova TF103 sarebbe praticamente uguale alle monoposto di Maranello, ovviamente senza però ricalcare minimamente le prestazioni. Su un telaio monoscocca in fibra di carbonio, alleggerito e irrobustito nei punti cruciali, vengono installate le classiche sospensioni in configurazione push-rod con molle a barra di torsione, e soprattutto un nuovo motore abbinato ad un altrettanto nuovo gruppo trasmissione. Dopo aver affidato la progettazione del precedente propulsore a Norbert Kreyer, già durante l'estate del 2002 la dirigenza Toyota richiama l'italiano Luca Marmorini (ex Ferrari) per rimettere mano al V10 e progettare la nuova versione RVX-03 da utilizzare sulla TF103. Più leggero, grazie a nuove leghe e sistemi di stampaggio dei singoli elementi, e con più potenza, circa 845 cv a 18.400 giri/min, il nuovo motore viene testato lungamente sulla vecchia TF102 fin dal settembre 2002 per mantenere l'affidabilità raggiunta dal precedente V10, e rappresenta la maggiore novità della nuova TF103. Anche il gruppo trasmissione viene completamente rinnovato con un cambio semiautomatico longitudinale a sette rapporti costruito interamente dalla stessa Toyota dopo aver fatto esperienza con il precedente sei rapporti di derivazione X-Trac.
TOYOTA TF103, Olivier Panis
Imola, GP di San Marino 2003
La presentazione della nuova TF103 avviene l'8 gennaio 2003 sul circuito francese Paul Ricard di Le Castellet, alla presenza dei tecnici e dirigenti del team TMG, oltre che di Tsutomu Tomita, Presidente della Panasonic Toyota Racing, e di Toshiro Kurusu, Vicepresidente Toyota Motorsport, per ribadire ulteriormente la presenza nipponica nel progetto Formula 1. Vengono anche presentati i nuovi piloti per la stagione 2003, il veterano francese Olivier Panis e la nuova promessa brasiliana Cristiano da Matta, campione in carica della CART FedEx Championship Series 2002. A loro viene affiancato il brasiliano Ricardo Zonta con il ruolo di collaudatore e terzo pilota. Nonostante i passi avanti in termini di prestazioni, la nuova TF103 non è ancora all'altezza delle migliori vetture del lotto e la stagione comincia decisamente sottotono. Soprattutto Panis nelle prime nove gare del campionato è continuamente vittima dei problemi di scarsa affidabilità del nuovo gruppo trasmissione della TF103 ed costretto a ben sei ritiri, con l'ottavo posto conquistato in Canada come unico risultato di rilievo. Va leggermente meglio a Da Matta che arriva quasi sempre a fine gara ma ottiene punti solo in Spagna dove conquista il sesto posto. Con solo due risultati validi in nove gare, i vertici Toyota sono ovviamente insoddisfatti e impongono urgenti misure per ribaltare la situazione. Vengono così apportate modifiche al sistema di alimentazione, alla struttura del cambio e introdotto un nuovo pacchetto aerodinamico, soluzioni che portano immediatamente la TF103 ad un livello di competitività quantomeno accettabile.
TOYOTA TF103, Olivier Panis
A1 Ring, GP d'Austria 2003
Nella seconda metà della stagione Panis conquista ancora punti in Francia e Germania, anche se solo con un ottavo e un quinto posto, mentre Da Matta va a punti in Gran Bretagna, Germania e Giappone, non andando mai oltre il sesto posto. Nonostante che durante il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone per quasi metà gara le due Toyota guidano la corsa, dopo il caos e la neutralizzazione dovute ad una invasione di pista, la stagione 2003 è più che deludente per il team Toyota con la conquista di soli 16 punti, grazie al fatto cha proprio dal 2003 vanno a punti le prime otto vetture classificate. L'ottavo posto in classifica costruttori, davanti solo a Jordan e Minardi, non può certamente accontentare i vertici della casa nipponica, visti anche gli ingenti investimenti fatti per ottenere buoni risultati.
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