BAR 006 Honda

   La pausa tra la fine della stagione 2003 e l'inizio di quella del 2004, non concede soste al team Lucky-Strike BAR Honda, scuderia britannica con base a Brackley nel Northamptonshire, contea nell'East Midlands dell'Inghilterra. Appena finito il campionato 2003 infatti viene immediatamente portata in pista una versione ibrida della monoposto 2003, denominata “05 Concept Car”, già provvista della nuova versione del motore V10 Honda (RA004E), con la casa nipponica che prosegue la partnership con il team inglese. Vengono anche introdotte nuove soluzioni aerodinamiche utilizzate poi sulla vettura per il 2004, la nuova BAR 006.

BAR 006, Jenson Button
Monza, GP d'Italia 2004

   Il Team Principal, l'inglese David Richards, continua nel suo percorso di rafforzamento dei ranghi tecnici del team, confermando i validi ingegneri già in squadra nel 2003 e aggiungendo nuove importanti figure. Con il ruolo di Direttore Tecnico c'è sempre il britannico Geoff Willis, affiancato però da questa stagione dal suo vice, Gary Savage. Con il crescere d'importanza dei vari componenti della vettura, il ruolo di Capo Designer vero e proprio scompare ma ogni settore della monoposto ha il suo specifico ingegnere. Così troviamo i nuovi arrivati Kevin Taylor, con il ruolo di Chief Engineer Composites and Structures, come Chief Engineer Vehicle Performance viene promosso Mark Ellis, ingegnere britannico capace poi di vincere successivamente 4 titoli con la Red-Bull (2010-2013) e 5 con la Mercedes (2014-2018) prima di lasciare la Formula 1. Ian Wright assume il ruolo di Chief Engineer Vehicle Dynamics e all'italiano Mariano Alperin, già in Minardi a metà anni '90, viene affidato il delicato reparto aerodinamico con il ruolo di Chief Aerodynamicist. Vengono invece confermati Willem Toet come Chief Engineer Aerodynamics and Development, Jörg Zander con il nuovo ruolo di Chief Engineer Transmission and Mechanical, e Simon Lacey come Head of Aerodynamicist.

BAR 006, Takuma Satō
Melbourne, GP d'Australia 2004

   La scuderia BAR dalla stagione 2004 cambia fornitore di pneumatici, passando dalla Bridgestone alla Michelin, scelta fortemente voluta da Willis. Durante l'inverno oltretutto la BAR è l'unico team in grado di effettuare test comparativi con entrambi gli pneumatici, intuendo fin da subito come gli pneumatici Michelin si adattano meglio al nuovo telaio e alla nuove sospensioni della 006. Il nuovo telaio è più rigido e ha un baricentro più basso rispetto al suo predecessore. Completamente nuovo è il cambio, sempre derivato da un X-trac a sette rapporti ma con il carter principale interamente in composito di carbonio, insieme a rapporti di trasmissione stretti e leggeri che consentono una notevole riduzione del peso nella parte posteriore della vettura. Sono inoltre presenti ulteriori accorgimenti volti al risparmio di peso, con un maggiore utilizzo di MMC (composito a matrice metallica) per sospensioni e parti meccaniche, oltre che un sistema idraulico perfezionato e meglio integrato al nuovo telaio. Prima dell'inizio della stagione la Honda introduce anche una nuova versione del suo potente V10, la RA005E, in grado di sviluppare fino a 950 cv a 19.000 giri/min, raggiungendo così le prestazioni di Ferrari e Mercedes.

BAR 006, Takuma Satō
Indianapolis, GP degli Stati Uniti 2004

   La presentazione al pubblico della nuova monoposto BAR-Honda avviene il 1° febbraio sul circuito Catalunya-Barcelona in Spagna, dove fin dai primi giri delle prove pre-stagionali si capisce come la 006 sia una vettura nata bene. I due piloti titolari confermati dalla precedente stagione sono l'inglese Jenson Button e il giapponese Takuma Satō, anche se quest'ultimo aveva preso il posto di Villeneuve solo in occasione dell'ultimo Gran Premio del 2003, con l'inglese Anthony Davidson sempre nel ruolo di terza guida. A dire il vero a Davidson viene permesso di effettuare molte sessioni di prove durante i weekend di gara, portando in pista, come concesso dal regolamento, la 006 dotata di livree particolari, con lo scopo dello sponsor principale Lucky Strike di elaborare un nuovo concept. In Spagna, la vettura di Davidson presenta una livrea in bianco e nero, in Italia sulla monoposto compare un effetto a raggi X che mostra il corpo del pilota, In Brasile c'è una verniciatura in stile "graffiti" che include il volto di Davidson con la scritta "Brazil 04" sulle fiancate e in Cina la vettura dell'inglese ha la livrea giallo/blu del marchio “555”.

BAR 006, Anthony Davidson
Monza, GP d'Italia 2004

   Fin dall'inizio della stagione la nuova 006 si dimostra molto veloce, combattendo ad armi pari con le migliori vetture dello schieramento, anche se durante la stagione i top teams chiedono alla FIA di aprire un'indagine per un presunto caso di “ali flessibili”, con i flap dell'alettone posteriore che si fletterebbe ad alte velocità, consentendo una perdita di carico e una conseguente velocità di punta maggiore. L'indagine non mette in mostra nessuna irregolarità, ma la federazione chiede di applicare delle nervature sui flap per impedire la presunta flessione. Anche le partenze di Satō, capace di passare in più occasioni le monoposto schierate davanti a lui, fanno pensare ad un sistema di partenza illegale, ma anche in questo caso non viene a galla nulla, ma tutto è dovuto alla velocità di reazione del pilota giapponese. Il via del campionato è ottimo per la scuderia di Brackley, con Jenson Button che conquista sei podi nelle prime otto gare, tra cui il suo primo podio in Malesia oltre che la sua prima pole position a Imola. I podi continuano con Satō che diviene il primo pilota giapponese a salire sul podio dal 1990, e con Button che ne conquista altri quattro nelle fasi finali della stagione. Complessivamente, la BAR 006 ottiene 11 podi e una pole position, conquistando il secondo posto in Classifica Costruttori con 119 punti, dietro alle inarrivabili Ferrari F2004, mentre Button conquista il terzo posto tra i piloti. Satō invece finisce ottavo in classifica piloti, ottenendo il miglior risultato di sempre per un pilota giapponese. La fantastica stagione 2004 resterà la migliore delle sette disputate dalla scuderia inglese British American Race, prima della sua cessione definitiva alla Honda avvenuta a fine 2005.

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