SAUBER C23 Petronas (Ferrari)

   Il team svizzero con sede a Hinwil, vicino a Zurigo, nel 2004 deve assolutamente riscattare la deludente stagione 2003, avara di risultati e indubbiamente sotto le aspettative del Team Principal Peter Sauber. Non avendo ancora a disposizione una galleria del vento di proprietà, i tecnici Sauber sono praticamente obbligati a proseguire con lo sviluppo della precedente C22, anche se il Direttore Tecnico del team, l’Ingegnere tedesco di Düsseldorf, Willy Rampf, dichiara di aver scelto un approccio pragmatico prendendo come modello la vettura più vincente del 2003, la Ferrari F2003-GA, utilizzando gli ultimi aggiornamenti portati in pista sulla C22 nelle ultime gare della stagione precedente.

SAUBER C23, Felipe Massa
Imola, GP di San Marino 2004

   Il team di tecnici che lavora sotto le direttive di Rampft rimane praticamente identico al 2003, con Christoph Zimmermann nel ruolo di Head of Chassis Design, Phil Arnaboldi come Head of Car Concept e Seamus Mullarkey che ricopre il ruolo di Head of Aerodynamics. Oltre a Mullerkey, nell'importantissimo settore aerodinamico lavora anche Dirk de Beer (Principal Aerodynamicist), ingegnere sudafricano che avrà un futuro brillante in Formula 1 lavorando per diversi team importanti (Renault, Lotus, Ferrari, Williams e Alpine). L'incarico di Engineering Director, che era di Leo Rees, viene invece affidato a Jacky Eeckelaert, ingegnere belga di Anversa che dal 1995 ha seguito il programma di sviluppo dei motori Peugeot per la Formula 1 e nel 1999 è entrato in Sauber con il ruolo di ingegnere di pista per diversi piloti, tra i quali il futuro Campione del Mondo Kimi Räikkönen.

SAUBER C23, Felipe Massa
Melbourne, GP d'Australia 2004

   Secondo le dichiarazione rilasciate da Eeckelaert, la nuova C23 rappresenta l'inizio di un nuovo ciclo per le monoposto del team svizzero non derivando dalla C20, come le precedenti C21 e C22, ma è una vettura completamente nuova, dotata di un telaio di nuova concezione, più piccolo, leggero e robusto, oltre che di sospensioni completamente nuove in configurazione push-rod sia all'anteriore che al posteriore. Quella che però rappresenta la vera novità della nuova C23 è il motore: dal 2004 infatti la scuderia di Hinwil utilizza sempre un V10 Ferrari, ribattezzato dallo sponsor che paga la fornitura Petronas 04A, ma nella versione più recente, praticamente lo stesso propulsore che montano le vetture di Maranello. Le sinergie con la Scuderia di Maranello non finiscono qui, visto che la Ferrari fornisce alla Sauber anche la scatola del cambio e le sospensioni posteriori. Nonostante lo stesso Sauber rivendichi l'indipendenza del proprio team, che corre con un budget molto limitato (circa 150 milioni di Franchi Svizzeri dell'epoca), è ovvio ritenere che la Sauber sia ormai diventata il team junior della scuderia italiana.

SAUBER C23, Giancarlo Fisichella
Interlagos, GP del Brasile 2004

   La presentazione della nuova C23 avviene in pompa magna nell'hangar numero 7 dell'aeroporto di Salisburgo, hangar di proprietà della Red-Bull che anche nel 2004 è il main sponsor della scuderia svizzera. Più che un hangar, il numero 7 dell’aeroporto di Salisburgo appare come un duomo in vetro, un tempio dell’high-tech con un design all’avanguardia, insomma il luogo ideale per presentare la nuova C23 contornato da uno spettacolo di fuochi d'artificio e dall'esibizione del gruppo pop inglese Sugarbabes. Oltre al “bibitaro” austriaco sulla livrea delle monoposto Sauber trova sempre spazio il petroliere malese Petronas oltre che la Credit-Suisse, mantenendo gli stessi colori della precedente monoposto. Cambiano invece i piloti con l'arrivo dell'italiano Giancarlo Fisichella e del brasiliano Felipe Massa, collaudatore e terzo pilota delle Ferrari nel 2003 a consolidare il sodalizio con la scuderia italiana, mentre lo svizzero Neel Jani rimane nel ruolo di terzo pilota.

SAUBER C23, Giancarlo Fisichella
Kuala Lumpur, GP della Malesia 2004

   Nonostante l'affidabilità della meccanica, con solo cinque ritiri durante tutta la stagione, la C23 rimane una monoposto da centro gruppo, capace solo saltuariamente di ottenere prestazioni di rilievo. L'inizio del campionato è da dimenticare con la vettura che risente ancora dei vecchi problemi già manifestati sulla precedente C22. L'ottavo posto di Massa in Malesia e il settimo di Fisichella in Spagna sono gli unici punti raccolti nelle prime cinque gare. Dal Gran Premio di Montecarlo però le cose cambiano, grazie anche ad una serie di aggiornamenti aerodinamici. Nel Principato Massa arriva quinto e dalla gara successiva riesce ad inanellare una serie quasi ininterrotta di arrivi a punti, mentre il brasiliano ritrova la zona punti solo nel finale del campionato. A stagione conclusa si tirano le somme e i 34 punti conquistati dalle vetture elvetiche, contro i 19 del 2003, permettono alla Sauber di confermarsi come sesta forza del mondiale, mentre Fisichella conquista 22 punti, il suo miglior risultato in carriera superato solo dai due anni successivi quando correrà per la Renault al fianco di Fernando Alonso.

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