A fine 2004 la Jordan Grand Pix rimane senza un accordo di fornitura di un motore per la stagione 2005, dopo la decisione della Ford Motor Company di mettere in vendita il suo ultradecennale collaboratore per la preparazione dei motori, la Cosworth. Tuttavia, grazie alle grandi conoscenze di Eddie Jordan, con breve preavviso la Toyota accetta di fornire al team irlandese i suoi V10, nella specifica RVX-05, la stessa utilizzata dal proprio team di Formula 1, diventando così il primo team cliente Toyota di F1 in assoluto. Nel 2005 quindi la Jordan partecipa al mondiale con la nuova EJ15 Toyota, che mantiene il nome Jordan anche se da inizio anno la proprietà del team non è più nelle mani di Eddie Jordan ma del miliardario canadese, con origini ucraine, Alex Shnaider.
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JORDAN EJ15, Narain Karthikeyan Hungaroring, GP d'Ungheria 2005 |
Il gruppo finanziario di Shnaider, il Midland Group, ha il suo quartier generale a Toronto, in Canada, e nasce inizialmente come produttore di ferro per poi occuparsi di diversi investimenti, in particolare nel settore dell'acciaio e dell'edilizia, principalmente in Ucraina e Armenia. L'interesse del gruppo Midland per un coinvolgimento in Formula 1 comincia nel 2004, quando vengono confermati i loro progetti per una squadra con cui disputare la stagione 2006. Anche se inizialmente si riteneva che sarebbe stata creata una nuova squadra, oppure acquistata la Jaguar Racing, il gruppo sigla un accordo per l'acquisto del team di Eddie Jordan prima dell'inizio della stagione 2005, per una somma di 60 milioni di dollari. In conseguenza di questo accordo, la squadra sarebbe stata legalmente una continuazione della Jordan e non un soggetto completamente nuovo, esente quindi dalla tassa di iscrizione alla Formula 1 pari a 48 milioni di dollari. Questo avrebbe anche permesso alla Midland di ottenere i compensi legati ai diritti televisivi, in base al piazzamento della Jordan nel Campionato Costruttori del 2004. Il 2005 viene conseguentemente vissuto come anno di transizione per il team ormai russo-canadese e la EJ15 rimane la quindicesima e ultima monoposto Jordan da Formula 1.
JORDAN EJ15, Tiago Monteiro
Montecarlo, GP di Monaco 2005
Nonostante che la sede del team rimane a Silverstone, nel Regno Unito, la presentazione ufficiale della vettura si tiene il 25 febbraio 2005 nella Piazza Rossa di Mosca, per consolidare l'idea della nuova proprietà. La monoposto è progettata da John McQuilliam (Chief Designer) e Simon Phillips (Head of Aerodynamics), con James Kay che ricopre il ruolo di Technical Coordinator. A causa della mancanza di risorse e complice l'incertezza derivante dall'acquisizione da parte del gruppo Midland, presieduto da Mark Smith, la nuova EJ15 rappresenta una semplice evoluzione della vettura della stagione precedente, La mano pesante del legislatore in merito alle limitazioni aerodinamiche sembra non aver scomodato più di tanto i suoi progettisti che non sono andati molto più in là di un semplice adeguamento alle nuove norme regolamentari, oltre che modificare leggermente il telaio per integrare il nuovo V10 Toyota.
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JORDAN EJ15, Tiago Monteiro Nürburgring, GP d'Europa 2005 |
L'ala anteriore venne rialzata ma la sua forma rimane del tutto simile a quella della EJ14, non sfruttando il buco regolamentare che permette di disegnare una forma a cucchiaio o inserire un profilo aggiuntivo, scelta invece compiuta dalle altre concorrenti, mentre le paratie laterali ricordano quelle della Ferrari F2004M. Altrettanto invariati rimangono i profili dei deflettori dietro alle ruote anteriori, mentre le fiancate si caratterizzano per scelte piuttosto originali rispetto alle altre monoposto. L'imboccatura delle pance laterali presenta una piccola struttura inferiore e, superiormente, un piccolo profilo alare dotato di un ingombrante paratia laterale, soluzioni aerodinamiche adottate per recuperare il maggior carico aerodinamico posizionando profili alari proprio laddove possibile. Le fiancate presentano una serie di camini, alette e pinne dalle forme molto caratteristiche. In particolare, vengono aggiunte delle piccole pinne triangolari in posizione laterale con lo scopo di indirizzare in modo migliore i flussi aerodinamici. L'angolo degli scivoli estrattori posteriori viene abbassato in modo da permettere un migliore smaltimento termico, a scapito però di una mancata rastremazione della parte terminale della pance, confermando l'idea di rivisitazione della precedente EJ14.
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JORDAN EJ15, Narain Karthikeyan Hungaroring, GP d'Ungheria 2005 |
Oltre alla nuova proprietà cambia anche la lineup dei piloti, con l'arrivo di due esordienti, l'indiano Narain Karthikeyan e il portoghese Tiago Monteiro, che utilizzano la EJ15 nella gara della domenica, oltre che l'olandese Robert Doornbos, il francese Franck Montagny, il danese Nicolas Kiesa e il giapponese Sakon Yamamoto che, a turno, la utilizzano nelle prove libere del venerdì. Le prestazioni della monoposto sono piuttosto scarse nel corso della stagione e l'unico punto a favore della EJ15 risulta essere l'affidabilità, che permette alle due EJ15 di totalizzare solamente sei ritiri nell'arco di diciannove Gran Premi. Gli unici punti ottenuti dal team sono il terzo posto di Monteiro e il quarto di Karthikeyan nel GP degli Stati Uniti, gara che però vede al via solo sei vetture. A partire dal Gran Premio d'Italia viene introdotta una versione evoluta della vettura denominata EJ15B e guidata inizialmente dal solo Monteiro, per poi essere portata in pista anche dal compagno di squadra Karthikeyan. Le principali modifiche sono all'alettone anteriore, nell'airbox, nel profilo degli specchietti e nei piccoli supporti come ciminiere e pinne. Con la EJ15B Monteiro ottiene l'unico punto della stagione in una gara “regolare”, con l'ottavo posto al GP del Belgio. La stagione si chiude con 12 punti e il nono posto in classifica costruttori, davanti solo alla Minardi, concludendo la storia del team Jordan Grand Prix in Formula 1, una delle scuderie più rappresentative degli anni '90 e primi anni 2000.
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