Finalmente tornato ai vertici, il Team McLaren nel 2006 deve confermare quanto di buono messo in mostra nel 2005 con la MP4/20, che nelle mani di Kimi Räikkönen ha conteso fino alla fine il titolo alla Renault di Fernando Alonso. La nuova monoposto della scuderia britannica è la MP4/21, ultima McLaren progettata sotto le direttive del Direttore Tecnico Adrian Newey prima del suo trasferimento al neonato team Red Bull Racing. Il team diretto da Ron Dennis rimane praticamente identico al 2005: oltre al già citato Newey ci sono l'ingegnere capo della vettura Tim Goss, supportato dal direttore tecnico Paddy Lowe e dal direttore esecutivo dell'ingegneria Neil Oatley. A capo dello sviluppo aerodinamico c'è Peter Prodromou, il capo progettista è Mike Coughlan e il responsabile dell'ingegneria di gara è Steve Hallam, oltre a Norbert Haug presente ai box in qualità di vicepresidente Mercedes per le attività sportive. Questo gruppo di ingegneri formano una squadra formidabile, con tanti anni trascorsi nei reparti di ricerca quanti in pista.

McLAREN MP4/21, Kimi Räikkönen
Imola, GP di San Marino 2006
La McLaren MP4/21 è un'evoluzione della monoposto utilizzata dalla scuderia britannica nel corso della stagione precedente, sebbene significativamente diversa, con il 90% degli oltre 11.500 componenti modificati rispetto alla MP4/20 del 2005. Il telaio e le linee generali della nuova vettura ricalcano ampiamente quelle della monoposto precedente, anche se il musetto ripresenta il caratteristico design ad "ago", già introdotto da Newey sulla MP4-19 nel 2004. L'alettone anteriore è basso, corto e stretto, e la parte centrale assume una peculiare forma a cucchiaio, ricalcando in gran parte le forme di quello del 2005. Dietro alle ruote anteriori ci sono i barge boards sdoppiati e a seguire è possibile apprezzare le nuove pance più corte e scavate nella parte inferiore con la presa d'aria triangolare. Grazie ai nuovi motori V8 è infatti possibile ridurre le dimensioni delle masse radianti e di conseguenza delle prese d'aria laterali, con notevoli vantaggi aerodinamici. Per quanto riguarda gli sfoghi dell'aria calda nella parte superiore, ci sono nuove ciminiere con una forma fortemente incurvata verso l'esterno che permette l'integrazione di scarichi alti. Vengono anche utilizzate una serie di feritoie trasversali sulle fiancate, riprendendo l'idea introdotta dalla Renault R25.

McLAREN MP4/21, Kimi Räikkönen
Montecarlo, GP di Monaco 2006
Davanti alle ruote posteriori ci sono poi una serie di ricercati particolari aerodinamici, comprensivi di pinne, spoiler e derive verticale. Ci sono ancora le caratteristiche “corna” presenti sopra il cockpit del pilota, che servono per rendere più efficiente il flusso in arrivo all’ala posteriore, e un ulteriore profilo aerodinamico è collocato ai lati della luce posteriore. Le paratie dell'alettone hanno l'angolo superiore posteriore smussato, oltre ad avere una serie di feritoie orizzontali, mentre inferiormente seguono la curvatura della ruota. A chiudere il retrotreno c'è l'immancabile struttura deformabile che ha anche funzione aerodinamica. Per quanto riguarda le sospensioni, all'anteriore viene adottato uno schema push-rod con attacchi inferiori sdoppiati ed ancoraggio sullo spigolo inferiore della scocca. Il triangolo superiore è rialzato e caratterizzato da un profilo alare che integra il braccio dello sterzo. La sospensione posteriore è caratterizzata invece dal fatto che l'elemento esterno della presa d'aria ha un profilo aerodinamico. Caratteristica comune è l'attacco del puntone delle sospensioni, infulcrato sul portamozzo. Le pinze dei freni sono oblique, con presa d'aria a cestello che copre il disco e permette l'espulsione dell'aria calda assialmente. Grazie al leggerissimo telaio in monoscocca di carbonio e alluminio a nido d'ape e alla riduzione delle masse radianti, la nuova MP4/21 è praticamente un peso piuma, consentendo ai tecnici di utilizzare ben 90 kg di zavorra da posizionare a piacimento per raggiungere il peso minimo regolamentare di 600 kg.

McLAREN MP4/21, Kimi Räikkönen
Magny-Cours, GP di Francia 2006
A causa del cambio di regolamento, la Mercedes-Benz sostituisce i precedenti motori V10 da 3000 cm con il nuovo FO108S, un V8 a 90° da 2398 cc, due alberi a camme e quattro valvole per cilindro. Il propulsore pesa 95 chilogrammi, ha un alesaggio di 98 mm e sia il monoblocco sia la testa sono realizzati in alluminio. La gestione elettronica è affidata ad una centralina realizzata da McLaren Electronic Systems, che grazie all'impianto STAR2 System permette al propulsore di sprigionare più di 700 CV a 20.000 giri/min, regime massimo di rotazione imposto dal regolamento. La vita massima dell'unità propulsiva è circa 1800 chilometri, la distanza delle prove e della gara di due Gran Premi. Il cambio è un McLaren, longitudinale semiautomatico a 7 rapporti, con scatola in carbonio, dotato del sistema "fast shift", ovvero con un albero ausiliario che permette la preselezione dei rapporti per cambiate simultanee. Oltre alla necessità di progettare un propulsore completamente nuovo, la modifica del motore comporta anche mettere mano agli impianti ausiliari, come il sistema di raffreddamento, la presa d'aria per il motore, l'impianto dell'olio e l'alimentazione del carburante, senza contare il fatto che per Prodromou e il suo team aerodinamico, si presenta anche l'opportunità di riprogettare la parte posteriore della vettura. La MP4/21 viene presentata il 23 gennaio 2006 presso il McLaren Technology Centre, quartier generale dell'azienda McLaren e delle sue filiali, situato in un sito di 500000 m² a Woking, nel Surrey in Inghilterra. Vede la pista per la prima volta a fine gennaio 2006, sul circuito Catalunya-Barcelona di Montmelò, rifinita con una storica livrea arancione papaya. A febbraio viene presentata la livrea ufficiale con la classica finitura cromata e i nuovi sponsor Emirates e Johnnie Walker, dopo che lo storico sponsor West ha concluso la sua collaborazione durante la stagione 2005.

McLAREN MP4/21, Lewis Hamilton
Silverstone, test privati settembre 2006
Vengono confermati i piloti della precedente stagione, il finlandese Kimi Räikkönen e il colombiano Juan Pablo Montoya, anche se quest'ultimo lascia il team per passare alla Chip Ganassi Racing in NASCAR dopo essersi ritirato dal Gran Premio degli Stati Uniti del 2006 corso sul circuito stradale di Indianapolis. Il suo posto viene preso dal tero pilota del team, lo spagnolo Pedro de la Rosa, mentre al britannico Gary Paffett rimane l'onere dello svilupp della vettura durante la stagione. Nonostante i 110 punti raccolti dalla MP4/21, frutto anche di numerosi podi, per la prima volta dal 1996 la McLaren non ottiene nemmeno una vittoria. Räikkönen conclude la stagione al quinto posto in classifica pilota, mentre il team si classifica terzo nel campionato costruttori. Dopo la conclusione della stagione, l'ex pilota e due volte Campione del Mondo Mika Häkkinen effettua un test con la MP4/21 in vista di un possibile ritorno in F1, possibilità che non si concretizzerà mai. Anche il futuro campione del mondo Lewis Hamilton guida la MP4/21 nel suo primo test ufficiale con una Formula 1 nel settembre 2006, prima di unirsi ufficialmente alla McLaren per la stagione 2007. La MP4/21 telaio n°3, guidata da Montoya nei primi tre Gran Premi della stagione e successivamente testata da Hamilton, è stata venduta per 2 milioni di sterline all'inizio del 2025, dopo essere stata completamente restaurata dalla McLaren nel 2019.
Commenti
Posta un commento