RENAULT R26

   Nel 2006 la Renault ha il difficile compito di confermare i titoli conquistati nella stagione precedente con la monoposto R25 pilotata dal giovane spagnolo Fernando Alonso. Patrick Faure, all'epoca presidente del Team Renault F1, conferma il manager italiano Flavio Briatore a capo della scuderia che mantiene la sede a Enstone, nell'Oxfordshire in Inghilterra. Il gruppo di tecnici che lavora alla realizzazione della nuova Renault R26 rimane praticamente immutato rispetto alle stagioni precedenti: il nordirlandese di belfast, Bob Bell, è il Technical Director con al suo fianco l'inglese James Allison, con il ruolo di Deputy Technical Director. I britannici Pat Symonds e Tim Densham sono rispettivamente l'Executive Engineer e lo Chief Designer mentre Martin Tolliday mantiene il ruolo di Project Leader. Come Technology Director c'è ancora Tad Czapski, cosi come Robin Tuluie ricopre ancora il ruolo di Head of R&D. Il delicato ruolo di Head of Aerodynamics è ancora nelle mani dell'ingegnere italiano Dino Toso, capace già nel 2005 di fare della R25 del 2005 una delle vetture aerodinamicamente più efficienti.

RENAULT R26, Giancarlo Fisichella
Hungaroring, GP d'Ungheria 2006

   La monoposto che esce da Enstone per la stagione 2006 è la Renault R26, strettissima parente con la precedente e vincente R25 del 2005. Nonostante l'importante cambiamento tecnico che impone dal 2006 l'utilizzo di motori V8 da 2400 cc, i tecnici Renault preferiscono proseguire con la stessa linea di progetto che negli ultimi anni ha portato la scuderia francese ai vertici della Formula 1. Il progetto del nuovo V8 passa però nelle mani di Rob White (Engine Technical Director) che prende il posto dello storico progettista della Renault, Bernard Dudot. White ha già un ottimo passato come ingegnere motorista, avendo lavorato in Cosworth fin dal 1987 e avendo diretto la sede californiana Cosworth USA dove venivano prodotti i V8 installati sulle monoposto IndyCar. Dopo il suo ritorno in patria, lavora sempre alla Cosworth seguendo di prima persona il progetto Jaguar Racing, prima di passare alla Renault nel 2004. Il V8 RS26 costruito a Viry-Chatillon è il fiore all'occhiello dei motori sportivi Renault. La base del suo progetto è il V10 RS25, ovviamente con due cilindri in meno, ma l'angolo tra le bancate cresce fino ai 90°, più largo del V10 da 72° utilizzato nelle precedenti stagioni. Questo porta il progettista a rivedere la disposizione dei sistemi ausiliari, inclusi radiatori più piccoli, al fine di mantenere un posteriore compatto, un'area importante per le prestazioni aerodinamiche.

RENAULT R26, Fernando Alonso
Imola, GP di San Marino 2006 

   Il resto della vettura è praticamente immutato, con un telaio monoscocca in composito a nido d'ape di alluminio e fibra di carbonio, sospensioni in configurazione push-rod con bracci in fibra di carbonio e una scatola del cambio in titanio che da quest'anno racchiude una trasmissione a sette rapporti. Le sinuose forme della R25 sono riprese anche sulla R26 del 2006, con una rastremazione molto accentuata verso l'estrattore posteriore e il classico fiorire di alette e deviatori di flusso presenti praticamente su tutta la lunghezza delle pance laterali. Molto meno evidenti sono invece le feritoie per l'uscita dell'aria calda, dovuta alla riduzione della cilindrata e dell'impianto di raffreddamento.

RENAULT R26, Giancarlo Fisichella
Monza, GP d'Italia 2006 

   Già durante la stagione 2005 la Renault aveva introdotto un particolare sistema per smorzare le vibrazioni all'avantreno, il famoso “mass damper”. Lo smorzatore di massa, largamente usato in edilizia per ridurre gli effetti dei terremoti nei grattacieli, viene introdotto sulle monoposto dall'ingegnere Renault, Rob Marshall. Si tratta di un cilindro, in posizione verticale, con al suo interno un disco da 9 chilogrammi che poggia tra due molle. Il disco è libero di muoversi verticalmente con il suo unico ostacolo, le molle a cui è fissato e il fluido dell'ammortizzatore all'interno del cilindro. L'intero gruppo è fissato al telaio all'interno del musetto della vettura. Il dispositivo viene regolato in base alle esigenze di ogni circuito, modificando il gioco tra il disco e l'alesaggio del cilindro o regolando le dimensioni della valvola a due vie all'interno del disco stesso. Il mass damper della Renault R26 vibra nella direzione opposta al telaio a causa dell'inerzia e questa forza di contrasto stabilizza l'anteriore della vettura sui cordoli e nelle curve lente e veloci. Mantenere stabile la parte anteriore dell'auto è fondamentale per l'efficienza aerodinamica della vettura perché le variazioni dell'altezza da terra, causate da dossi sulla strada o variazioni dei livelli di deportanza dovute alla velocità, possono alterare il modo in cui l'aria passa sopra l'alettone anteriore e sotto alla vettura stessa, con la conseguenza che anche il resto dell'efficienza aerodinamica dell'auto ne soffre. La Renault utilizza questo sistema per la prima volta al Gran Premio del Brasile 2005, dove viene ritenuto legale dai commissari. Durante la prima metà del campionato 2006 la Renault accumula un sensibile vantaggio sugli avversari, tanto da indurre più scuderie a chiedere una revisione del sistema “mass damper”. Dopo il Gran Premio di Germania il sistema viene giudicato non conforme al regolamento perché viola la regola secondo cui nessuna parte mobile può influenzare l'aerodinamica della vettura. Il divieto danneggia il team Renault più dei suoi concorrenti (si parla di circa 0,5” al giro) perché la R26 è stata progettata attorno a questa tecnologia, mentre i concorrenti l'hanno semplicemente inclusa in un secondo momento. Ciò è chiaramente visibile nell'ultima parte della stagione, quando la Ferrari vince 5 delle 7 gare rimanenti.

RENAULT R26, Fernando Alonso
Shanghai, GP di Cina 2006

   La due R26 sono affidate al Campione del Mondo in carica, lo spagnolo Fernando Alonso, e all'italiano Giancarlo Fisichella, entrambi confermati dalla stagione precedente, mentre come piloti di riserva il team Renault schiera ben quattro giovani piloti (senza che nessuno utilizzi la R26 durante i weekend di gara del 2006): il finlandese Heikki Kovalainen, l'argentino José María López, il brasiliano Nelson Piquet Jr. e il francese Jonathan Cochet. Come la sua principale rivale, la Ferrari 248 F1, la Renault R26 di distingue per la sua affidabilità, tanto che Alonso porta a termine tutto il campionato senza mai cambiare telaio (il R26-03), vettura tuttora conservata presso la collezione storica “Histoire et Collection” della Renault a Parigi. Nel corso della stagione la R26 ottiene 8 vittorie (7 con Alonso e 1 con Fisichella) oltre ad altri 11 podi, consentendo al pilota spagnolo di confermarsi Campione del Mondo, con 13 punti in più di Michael Schumacher, e alla squadra Mild Seven Renault F1 Team di vincere il suo secondo titolo costruttori consecutivo con 206 punti, solo 5 in più della Ferrari.

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