La storia della Midland M16 è strettamente legata al miliardario imprenditore canadese Alex Shnaider. Nato a Černivci, in Ucraina, nel 1968, emigra con la sua famiglia inizialmente in Israele e successivamente in Canada. Si laurea all'università di York e contemporaneamente commercia in tessuti ed elettronica fino all'età di 25 anni quando fonda una società di commercio per l'acciaio in Belgio. Con la caduta del muro di Berlino e le privatizzazioni delle industrie ex sovietiche, Shnaider fà la sua fortuna acquistando in Ucraina il produttore di acciaio Zaporizhstal. Successivamente fonda il gruppo finanziario Midland Group, con quartier generale a Toronto e sede legale nel paradiso fiscale di Guernsey. Il gruppo nasce inizialmente come produttore di acciaio e si occupa di diversi investimenti in particolare nel settore dell'acciaio e dell'edilizia, principalmente nei paesi dell'ex-Unione Sovietica. L'interesse del gruppo Midland per un coinvolgimento in Formula 1 comincia nel 2004 e, anche se inizialmente si riteneva che sarebbe stata creata una nuova squadra, il gruppo sigla un accordo per l'acquisto della Jordan Grand Prix prima dell'inizio della stagione 2005, per una somma di 60 milioni di dollari. In conseguenza di questo accordo, la squadra sarebbe stata legalmente una continuazione della Jordan e non un soggetto completamente nuovo, esente quindi dalla tassa di iscrizione alla Formula 1 pari a 48 milioni di dollari, oltre che ricevere i diritti televisivi in base al piazzamento del team nel campionato precedente. Per la stagione 2005 infatti la squadra mantiene il nome Jordan, oltre che tutte le strutture del team a Silverstone, e presenta la sua vettura, il modello EJ15, a Mosca per rimarcare le origini del nuovo proprietario.
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| MIDLAND M16, Christijan Albers Imola, GP di San Marino 2006 |
Durante il 2005 alcune indiscrezioni mediatiche cominciano a suggerire che la Midland fosse scontenta dell'investimento fatto e cercasse il modo di liberarsi della Jordan prima che la squadra fosse iscritta con il proprio nome nel 2006. Il direttore sportivo Trevor Carlin infatti lascia la squadra dopo sette gare, ed il progettista ed ingegnere capo Mark Smith fà lo stesso prima della fine della stagione. Nonostante tutto per il 2006 il nome della squadra viene cambiato in Midland F1 Racing e registrata come prima squadra russa in Formula 1. La nuova vettura, denominata M16, viene presentata a Silverstone il 3 febbraio 2006 con i piloti titolari, il portoghese Tiago Monteiro e l'olandese Christijan Albers, anche se Shnaider avrebbe voluto al volante il pilota russo Roman Rusinov o l'allora stella del motociclismo Max Biaggi. Nel corso della brevissima storia della scuderia in Formula 1, vengono utilizzati ben tre piloti come collaudatori nelle prove del venerdì, i tedeschi Adrian Sutil e Merkus Winkelhock (figlio del compianto Manfred), e lo svizzero Giorgio Mondini.
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| MIDLAND M16, Tiago Monteiro Imola, GP di San Marino 2006 |
Abbandonata la classica livrea gialla della Jordan, la nuova M16 si presenta con i colori “aziendali” del gruppo Midland, il nero, il rosso e il bianco. La vettura è una diretta discendente della Jordan EJ15 e per lo sviluppo della M16 viene trovato un accordo con il costruttore italiano Dallara. Il contratto viene poi interrotto nel corso della fase progettuale, a causa del contributo deludente fornito dal costruttore italiano, e Shnaider preferisce affidare il progetto al gruppo di progettisti già presente in Jordan. James Kay è il Technical Director, John McQuilliam il Chief Designer, Mike Wroe ha il ruolo di Head of Electronics e Simon Phillips è sempre il Head of Aerodynamics.
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| MIDLAND M16, Christijan Albers Imola, GP di San Marino 2006 |
Come la precedente EJ15, anche la nuova M16 mantiene la motorizzazione Toyota, ovviamente montando il nuovo V8 RVX-06 che consente ai tecnici di apportare significativi miglioramenti aerodinamici, soprattutto nella parte posteriore della vettura e nelle fiancate più rastremate. Il resto della vettura è praticamente identico alla Jordan EJ15, con le stesse scarse prestazioni. La stagione infatti è un vero disastro per la Midland, con due dodicesimi posti come migliori risultati nelle prime undici gare. Dopo la squalifica di entrambe le monoposto nel Gran Premio di Germania per l'eccessiva flessibilità delle ali, nella gara successiva in Ungheria arriva il miglior risultato stagionale, con Monteiro e Albers rispettivamente 9° e 10° sotto la bandiera a scacchi. Verso la metà della stagione cominciano a circolare nel paddock voci riguardo ad una possibile vendita della squadra ad un prezzo di 128 milioni di dollari (più del doppio di quanto pagata meno di due anni prima a Eddie Jordan). Le squadre di Formula 1 d'altronde stanno diventando sempre più preziose, a causa del fatto che dopo il 2008 non si sarebbe più potute iscrivere nuove squadre. Il 9 settembre 2006, poco prima del GP d'Italia, viene ufficializzata la vendita della squadra all'azienda olandese produttrice di auto sportive, Spyker Cars, per 106,6 milioni di dollari. Shnaider non è più coinvolto nelle attività della squadra, Colin Kolles rimane direttore sportivo, mentre Michiel Mol diventa il nuovo direttore del programma Formula 1 e membro del consiglio di amministrazione Spyker. Come Chief Designer viene assunto Mike Gascoyne per progettare la vettura del 2007.

MIDLAND M16, Christijan Albers
Shanghai, GP di Cina 2006
Per le ultime tre gare del campionato le vetture adottano una nuova livrea completamente grigio/arancio e, nonostante i cambiamenti di denominazione non siano consentiti nel corso della stagione, la Spyker Cars si qualifica non come proprietaria ma come sponsor principale della squadra, cambiando per cui la denominazione ufficiale in Spyker MF1 Racing Toyota. Alla fine di una più che deludente stagione la Midland/Spiker chiude il campionato al 10° posto con 0 punti, davanti alla sola Super Aguri grazie ai migliori piazzamenti.



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